Certificazione Unica 2023 verso la scadenza: cosa devi sapere

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
13/10/2023

Il 31 ottobre 2023 è una data fondamentale per i datori di lavoro in Italia, con la scadenza del Modello 770/2023 e delle Certificazioni Uniche (CU/2023) relative al 2022. È cruciale consegnare la CU/2023 ai lavoratori e inviarla all’Agenzia delle Entrate, rispettando le scadenze e le regole specifiche per evitare sanzioni.

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Il 31 ottobre 2023 rappresenta una data cruciale per datori di lavoro e contribuenti in Italia, con la scadenza del Modello 770/2023 e la consegna delle Certificazioni Uniche (CU/2023) relative all’anno fiscale 2022. Questi obblighi riguardano i sostituti d’imposta e comportano diverse scadenze da rispettare.

Consegnare la CU/2023

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La Certificazione Unica (CU/2023) è il documento con cui i datori di lavoro attestano le retribuzioni e le ritenute d’imposta del 2022. Inizialmente, la scadenza per consegnarla ai lavoratori era il 16 marzo 2023, oppure entro 12 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro se questa avveniva prima di tale data. È fondamentale rispettare questi termini.

Invio all’Agenzia delle Entrate

Oltre alla consegna ai lavoratori, i sostituti d’imposta devono anche inviare le CU/2023 all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo 2023. Tuttavia, alcune eccezioni consentono un diverso calendario di invio in base alla tipologia di redditi inclusi nel documento.

Sanzioni e regole specifiche

La legge prevede sanzioni per le CU omesse, tardive o con errori, con un massimo di 50.000 euro all’anno per ciascun sostituto d’imposta. Tuttavia, ci sono delle eccezioni.

Ad esempio, se una CU errata viene corretta e ritrasmessa entro 5 giorni dalla scadenza, non è prevista alcuna sanzione. Se la correzione avviene entro 60 giorni, la sanzione è ridotta a 33,33 euro per ciascuna CU errata, con un limite massimo di 20.000 euro all’anno.