Cessione Milan: prima proprietà araba in Italia?
Sembra ormai ben avviata e spedita la trattativa che dovrebbe portare il Milan nelle mani di Investcorp, così da diventare il primo club in Italia a proprietà araba. Cerchiamo di capire il perché di questa trattativa e quali vantaggi ci potranno essere per i rossoneri.
Prima di scendere nei dettagli della trattativa, facciamo chiarezza su chi è Investcorp: si tratta di un fondo speculativo del Bahrein che attualmente gestisce qualcosa come 40 miliardi di euro di euro. Il suo obiettivo è quello di raggiungere i 100 miliardi nei prossimi anni: essendo ancora assente dal settore sportivo l’intenzione è quella di prelevare la squadra rossonera.
Si tratta dunque di una manovra prettamente economica, ma che potrebbe collocare il Milan nell’elitè del calcio mondiale con acquisti faraonici. A che punto è la trattativa?
Milan-Investcorp: a che punto è la trattativa?
Procede spedita ma in via strettamente confidenziale la trattativa tra il Fondo Elliott e Investcorp, che secondo indiscrezioni prettamente ottimistiche dovrebbe far diventare il Milan il primo club italiano a proprietà araba. I tifosi sono in estasi, in quanto la prospettiva di un mercato faraonico è più che tangibile, dopo anni di spending review.
La trattativa prevede la cessione del club con un investimento di circa un miliardo di euro, che causerebbe ai vecchi proprietari del fondo Elliott un surplus di circa 200 milioni di euro. Non male dopo aver risanato i conti e aver portato la squadra in Champions e a lottare per lo Scudetto.
Milan come il PSG: quali sono i rischi?
Dando per avvenuto l’esito positivo della trattativa, il Milan sarebbe il primo club italiano a battere bandiera araba. Investcorp ad ogni modo è un fondo che si distingue dagli altri già attivi nel calcio: i proprietari del Manchester City e del PSG sono entrambi fondi sovrani di Bahrein e Abu Dhabi rispettivamente, avendo nella cessione del petrolio i principali introiti.
Investcorp è un fondo che gestisce patrimoni personali degli emiri, ma ad ogni modo sarebbe comunque ben fornito. Il rischio è che si possano presentare situazioni calcistiche assurde, come sta accadendo a Parigi, con i tifosi che hanno disertato i festeggiamenti per la vittoria del campionato, delusi dalla campagna europea.
Situazioni del genere fanno male allo sport e al calcio, dunque si auspica che la gestione razionale e poco orientata agli sperperi intrapresa dall’attuale dirigenza del Milan, venga in seguito portata avanti anche dall’eventuale nuova proprietà.