Concorso precari: bando per 20 mila posti

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
10/02/2023

E’ in fase di accettazione un nuovo bando per assumere circa 20 mila persone nel corpo docenti. Questi si trovano ancora nella condizione di precari, assai scomoda ed insicura. Si attende l’ok di Bruxelles per certificare il concorso. Vediamo come funziona nei dettagli.

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In Italia vige tutt’ora il problema delle cattedre che sono scoperte, in quanto sarebbe necessario rimpolpare il corpo docenti con almeno 20 mila nuovi ingressi. Per fare questo dovrebbe essere in arrivo un nuovo bando af hoc, ma si sta attendendo l’ok dell’Unione Europea.

Vediamo i dettagli della vicenda e come si sta evolvendo il sistema.

Scuola: qual è la situazione dei precari?

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Vediamo una prima ricostruzione della situazione docenti in Italia. Desta non poca preoccupazione infatti la carenza di personale nelle scuole italiane, con il ministero che è riuscito ad assegnare appena il 41% dei 94mila posti liberi. In Italia ci sono circa 500 mila precari che hanno alle spalle almeno 3 anni di servizio, che attendono di essere immessi nel sistema.

Scuola: via ad un nuovo concorso?

Una delle soluzioni ideate è quella di porre in essere un primo rapido concorso per fare entrare circa 20 mila persone a titolo definitivo. Tale concorso sarà riservato a  docenti già abilitati, agli specializzati sul sostegno e agli iscritti in seconda fascia (cioè senza abilitazione) nelle graduatorie provinciali.

Cosa prevede il secondo step?

Con il primo step saranno circa 20 mila i nuovi ingressi, mentre è previsto un secondo ste che sarà finanziato con i fondi del Pnrr. Con questo gli ingressi saranno oltre 70 mila entro il 2024.

Scuola: via alla nuova regola sulla mobilità

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Con i nuovi ingressi nel settore dovrebbe anche essere modificata la regola sulla mobilità. Ad oggi i provvedimenti del Pnrr prevedono un periodo di almeno tre anni nella sede di insegnamento, ma questo vincolo dovrebbe essere ammorbidito. Ci saranno altre novità che riguardano il nuovo sistema di orientamento, che partirà dalle medie, e dei docenti tutor.