Congedi parentali: assegni ancora più ricchi
Svolta per i congedi parentali: aumentano gli assegni che passano dal 30% all’80%, ma soprattutto potranno essere utilizzati anche per i papà e non solo per le mamme. Queste nuove previsioni si allineano con gli obiettivi di parità di genere che il governo si è posto. Approfondiamo insieme la questione.
Le nuove norme sui diritti parentali, in particolare per quanto riguarda i congedi sono state ispirate dai seguenti principi: condivisione delle responsabilità familiari, parità di genere, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sostegno economico alle famiglie. La normativa è stata sistemata anche con la Legge di Bilancio 2023, dopo gli interventi programmati dal precedente governo.
Approfondiamo insieme le novità a riguardo.
Congedo parentale: più soldi e tempo per i papà
La nuova misura è stata ideata per dare ai papà più tempo e più denaro soprattutto per congedi. Tale previsione è in linea con gli obiettivi di gender parity promossi dall’Ue e dal governo con il Pnrr. Tale congedo è utilizzabile solo in determinati casi: quando la madre è impossibilitata in tutto o in parte a fruirne, in quanto assente giuridicamente o fisicamente.
Il congedo obbligatorio vale 10 giorni lavorativi ed è retribuito al 100%, a carico Inps. A seguito dell’inserimento nel Testo unico, tale congedo gode delle stesse tutele di quello alternativo, quali il divieto di licenziamento entro il primo anno del figlio.
Congedi parentali: le novità
Vediamo un veloce riepilogo circa le novità introdotte dal governo sui congedi parentali. Partiamo con lo spiegare che dal 13 agosto scorso i mesi complessivamente indennizzabili al 30% della retribuzione sono diventati nove, di cui tre fruibili in modo esclusivo dal padre e tre dalla madre. Ve ne sono inoltre ulteriori tre, che però dovranno essere trasferibili tra di loro in seguito.
Il Dlgs 105/22 ha inoltre equiparato le regole di calcolo della retribuzione media giornaliera a quelle previste dall’articolo 22 del Testo Unico, immettendovi anche i ratei delle mensilità aggiuntive.