Congedo matrimoniale: cos’è, requisiti e durata
Per i lavoratori in procinto di sposarsi è possibile usufruire del congedo matrimoniale, un periodo di sospensione dal lavoro di cui si può beneficiare in occasione del matrimonio. Vediamo insieme come funziona il suddetto congedo.
Vediamo insieme in cosa consiste, quali sono i requisiti e la durata del congedo.
Congedo matrimoniale: cos’è e requisiti
Nello specifico, il congedo spetta a:
- operai;
- apprendisti;
- lavoratori a domicilio;
- marittimi di bassa forza;
- dipendenti da aziende industriali, artigiani, cooperative.
Il requisito essenziale è aver contratto matrimonio civile o concordatario e anche in caso di unione civile.
Ne sono esclusi, però, coloro che sono dipendenti per:
- aziende industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco con qualifica di impiegati, apprendisti impiegati e dirigenti;
- aziende agricole;
- commercio, credito e assicurazioni;
- enti locali e statali;
- aziende che non versano il relativo contributo alla Cassa Unica Assegni Familiari ( CUAF ).
Per quest’ultimi, interviene il contratto di categoria, il quale prevede delle forme diverse di congedo matrimoniale.
Durata del congedo matrimoniale
La richiesta del permesso matrimoniale deve essere avanzata dal lavoratore indicando i giorni di congedo con congruo preavviso (solitamente almeno 6 giorni prima dal suo inizio). Al rientro sul posto di lavoro, inoltre, il lavoratore è tenuto, entro il termine di 60 giorni, a fornire la copia del certificato di matrimonio.
In linea generale, non si può fruire del congedo matrimoniale nel periodo delle ferie o in quello di preavviso di licenziamento.