Congedo parentale 2023 all’80%: spetta anche al personale scolastico e ATA?
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio, a partire da quest’anno, i genitori lavoratori potranno usufruire alternativamente di un mese in più di congedo parentale retribuito all’80%. Ma quest’opzione è accessibile anche al personale docente e ATA delle scuole? Vediamo insieme.
La Legge di Bilancio ha previsto un mese in più di congedo parentale facoltativo e retribuito all’80%, che può essere utilizzato da uno dei due genitori (in via alternativa) fino ai sei anni di vita del figlio.
Ciò che ci si chiede è se questa novità riguarda anche il personale scolastico, compresi i lavoratori ATA. Vediamo insieme cosa ha detto a tal proposito l’Inps.
Congedo parentale 2023: un mese retribuito all’80%
La Legge di Bilancio ha inserito un’importante novità in merito al congedo parentale che permette a uno dei due genitori di fruire per un solo mese ed entro i 6 anni di vita del bambino o della bambina di un’indennità pari all’80%, e non al 30%, della retribuzione.
Nello specifico, significa che il mese di congedo parentale non è un mese in più, ma uno di quelli già previsti viene retribuito all’80%.
Congedo parentale all’80%: spetta anche al personale scolastico?
La domanda sul diritto di accesso al congedo parentale retribuito all’80% per il personale docente e ATA della scuola statale è più che consona. Infatti, questa categoria di lavoratori usufruire già di un mese retribuito al 100%.
La risposta dell’Inps
Con la circolare dello scorso 16 gennaio, l’Inps non ha del tutto chiarito il dubbio, in quanto ha dichiarato:
In particolare, la nuova misura – che può essere fruita in alternativa tra i genitori – trova applicazione con riferimento ai lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2022 e sarà illustrata, nel dettaglio, con specifica successiva circolare.
Tuttavia, come riportato da Orizzontescuola, nessuna disposizione è stata implementata al SIDI, ossia il supporto informatico utilizzato dalle segreterie scolastiche per inserire le assenze del personale. Di conseguenza, ad oggi, il congedo non risulterebbe fruibile.