Congedo parentale e permessi per disabilità: le novità del 2023
L’Inps fornisce linee guida ai datori di lavoro per le nuove norme sulla conciliazione famiglia-lavoro, includendo l’indennità all’80% per il congedo parentale. Il decreto legislativo 105 del 2022 ha introdotto modifiche significative al congedo di maternità e paternità, con nuovi codici evento e conguaglio.
L’Inps fornisce linee guida per i datori di lavoro nella compilazione dei flussi Uniemens, riguardanti il congedo parentale e di paternità. Le modifiche, introdotte con il decreto legislativo 105 del 2022 e la Legge di bilancio 2023, includono un’indennità all’80% per il congedo di maternità e paternità, con nuovi codici evento e conguaglio.
Congedo parentale: novità sulle regole e sull’indennità all’80%
È possibile usufruire dei 3 mesi di congedo parentale aggiuntivo anche senza che l’altro genitore ne abbia già fruito. I datori di lavoro applicano il codice evento MA2 fino al raggiungimento di 6 mesi di congedo entro i primi 6 anni di vita del bambino, considerando l’eventuale mese indennizzabile all’80%.
Indennità all’80% per paternità e maternità
Il decreto legislativo 105 del 2022 ha apportato significative modifiche, aumentando l’indennità dall’originale 30% dello stipendio. Questo nuovo contributo può essere utilizzato entro i primi 6 anni di vita del bambino.
Linee guida per i datori di lavoro
L’Inps specifica che l’indennità all’80% è destinata a lavoratori dipendenti che hanno concluso il congedo dopo il 31 dicembre 2022. È possibile suddividere l’indennità in periodi successivi, se previsto da accordi contrattuali, ma è importante rispettare il mese di congedo entro i 6 anni e i 3 mesi spettanti a ciascun genitore, non trasferibili.
Permessi per disabilità
L’Inps fornisce i nuovi codici evento e conguaglio per la corretta gestione dei permessi legati alla legge 104. La circolare Inps 39 del 2023 fornisce indicazioni per i flussi Uniemens a partire da maggio 2023.
Principio del referente unico eliminato
Con il decreto legislativo 105 del 2022, il diritto ai tre giorni di permesso mensile per assistere una persona con disabilità è esteso a più persone, che possono fruirne in modo alternativo tra di loro. Il referente unico per l’assistenza non è più necessario.