Conto Termico: cos’è e come funziona?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
05/02/2023

Il conto termico è una misura molto utile che il governo ha predisposto per sostituire impianto obsoleti ed inquinanti, in particolare per quanto riguarda il riscaldamento. Vediamo come funziona il conto termico e cos’è nel dettaglio.

Bollette

Negli ultimi anni la sfida della transizione ecologica è diventata il punto cruciale dell’azione di molti governi in Europa e nel mondo. Grazie ai primi accordi presi a Parigi nel 2015 e poi alle centinaia di manifestazioni che hanno visto scendere in piazza milioni di cittadini per invocare nuove politiche contro l’inquinamento ambientale.

Conto termico: via alla nuova direttiva UE

Caldaia

La direttiva sul conto termico è stata imposta dall’Unione Europea, sempre più attenta alle dinamiche ambientali e sociali ultimamente. Una nuova direttiva vincola i Paesi membri a rendere ecosostenibili tutte le abitazioni presenti sui territori nazionali, che entro il 2030 dovranno azzerare le emissioni di gas serra inquinanti. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che coinvolgerà due case su tre.

Edifici sostenibili: cosa bisognerà sostituire?

Per essere in linea con le nuove disposizioni del Conto Termico UE, Andranno sostituiti infissi e serramenti, andranno realizzati cappotti e coperture coibentanti, ma soprattutto andranno sostituiti e rottamati i vecchi impianti di riscaldamento inquinanti.

Conto termico: quando presentare la domanda?

Vediamo quando deve essere presentata la domanda per il Conto Termico, utile a riammodernare le case con le direttive Europee. La domanda deve essere inviata sul portale di GSE (la società pubblica partecipata del ministero dell’Economia) entro la scadenza di 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento realizzato.

Conto termico: agevolazioni del governo

Giorgia-Meloni

Vediamo quali sono le agevolazioni che il governo ha posto in essere in materia di Conto Termico. Per il 2023 lo sconto è stato del 65% il Consiglio dei ministri è intervenuto anche abbassando l’IVA sul pellet dal 22% al 10%. Così facendo si andrà ad incentivare il cambio dei sistemi di riscaldamento in favore di quelli più efficienti.