Contratti a tempo determinato, nuove regole: cosa cambia

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
12/10/2023

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la circolare n. 9 del 9 ottobre 2023, fornisce dettagli sulle regole dei contratti a tempo determinato alla luce del D.L. n. 48/2023. Vediamo insieme nel dettaglio.

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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emesso la circolare n. 9 datata 9 ottobre 2023 per chiarire le modifiche alle regole dei contratti a tempo determinato in seguito all’entrata in vigore del Decreto Legge 48/2023.

Queste regole riguardano la durata massima dei contratti, i rinnovi e le proroghe, e le modalità di somministrazione del lavoro a tempo indeterminato. In questo articolo, esamineremo le principali modifiche e il loro impatto sui lavoratori e i datori di lavoro.

Contratti a termine: limite di durata invariato

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Il limite massimo di durata dei contratti a tempo determinato rimane invariato a 24 mesi. Questo significa che un lavoratore può essere assunto con contratti a termine per un massimo di due anni presso lo stesso datore di lavoro. Tuttavia, ci sono alcune modifiche significative che riguardano i rinnovi e le proroghe dei contratti.

Proroghe e rinnovi nei primi 12 Mesi

Una delle modifiche più significative è che i primi 12 mesi di un contratto a termine possono ora includere proroghe e rinnovi senza dover specificare alcuna condizione.

Questa flessibilità consente ai datori di lavoro e ai lavoratori di stabilire accordi più agevoli e semplifica le procedure di rinnovo dei contratti. Tuttavia, questa regola si applica solo ai contratti stipulati a partire dal 5 maggio 2023.

Cambiamenti nella somministrazione

Le modifiche apportate alle regole di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato riguardano il calcolo del limite del 20%. Ora, i lavoratori somministrati assunti con contratti di apprendistato non vengono conteggiati nel calcolo di questo limite. Questo cambiamento mira a favorire l’assunzione di apprendisti attraverso le agenzie di somministrazione.

Limiti quantitativi esclusi: per chi

Il Decreto Legge 48/2023 esclude l’applicabilità di limiti quantitativi per la somministrazione a tempo indeterminato di alcune categorie di lavoratori. Questi includono i disoccupati che ricevono trattamenti di disoccupazione non agricola da almeno sei mesi e i lavoratori svantaggiati, definiti in base a criteri specifici.