Contributi a fondo perduto: come calcolare il calo del fatturato

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
06/08/2021

In riferimento ai contributi a fondo perduto è in auge la questione riguardo al se inserire, nel calcolo del calo del fatturato, anche gli aiuti ricevuti. Ciò dipende da come sono state redatte le note spese. Vediamo nel dettaglio come funziona.

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Il calcolo del calo di fatturato per ottenere il contributo a fondo perduto deve tenere conto anche dei rimborsi spese ricevuti?

A porre il quesito all’Agenzia delle Entrate è una società che si occupa di vari servizi, dalla formazione alla mobilità all’estero.

L’Amministrazione Finanziaria ha fornito importanti chiarimenti con la risposta all’interpello n. 470 dell’8 luglio 2021: a fare la differenza è la modalità in cui viene redatta la nota spese.

Fondo perduto e calo del fatturato: cosa fare?

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Il dubbio alla base del problema è se può una società contare o meno la copertura delle spese sostenute per i servizi erogati (mobilità per andata e ritorno, vitto e alloggio, orientamento, tutoraggio) nel calcolo di calo di fatturato per ottenere il fondo perduto del decreto Sostegni?

Con la finalità di ottenere il rimborso, la società istante emette nei confronti della Provincia delle semplici note spese. Per la società è un punto fondamentale, perché raggiunge il requisito richiesto del 30% di calo del fatturato solo contando anche rimborsi spese fuori campo IVA non oggetto di fatturazione ma certificati con una nota spesa per rimborso.

Da cosa dipende dunque il calcolo?

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Come specifica l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello, le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto del cliente, purché regolarmente documentate, non concorrono a formare la base imponibile.

Tra i compensi del professionista rientrano i proventi percepiti sotto forma di rimborsi di spese inerenti all’attività, con esclusione dei rimborsi relativi a spese, analiticamente dettagliate, anticipate in nome e per conto del cliente. Tale situazione impone che i rimborsi, salvo quelli anticipati in nome e per conto del cliente, siano trattati alla stregua degli altri compensi.” 

Questa la risposta dell’Agenzia dell’Entrate a riguardo.