Contributi non riconosciuti dall’Inps: cosa fare?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
29/03/2023

Cosa devono fare i lavoratori per difendersi qualora l’Inps non avesse riconosciuto i contributi versati? Solo in questo modo si potranno tutelare i relativi diritti, in quanto, se non sono state effettuate delle procedure fraudolente, i contribuenti devono essere tutelati. Vediamo i dettagli della vicenda.

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Uno dei compiti più importanti dell’Inps è quello di provvedere a gestire ed amministrare i contributi, che vengono regolarmente versati dai lavoratori autonomi e da quelli dipendenti. Questo occorre sia in caso di raggiungimento dell’età pensionabile, ma anche in caso di malattia o infortunio sul lavoro. Vediamo nel dettaglio cosa fare.

Inps. quando non vengono riconosciuti i contributi?

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Può capitare che a volte l’Inps non riconosca i contributi versati dai contribuenti. Questo può capitare in diverse situazione, tipo:

  • omissioni od errori vari effettuati nel corso dell’invio della documentazione.
  • eventuali errori nella compilazione della documentazione.
  • eventuali controlli o verifiche effettuate da parte dell’Inps.
  • eventuali differenze tra i dati in possesso del lavoratore e quelli in mano al datore di lavoro.

Cosa possono fare i lavoratori?

Un lavoratore ha tutto il diritto di difendere la sua posizione in casi del genere: ma come può fare? In primis si deve verificare la regolarità dei contributi che sono stati versati. Questa operazione può essere fatta consultando direttamente il sito dell’Inps e appurando quanti contributi sono stati versati sul proprio conto. I contributi versati possono essere visionati all’interno dell’estratto conto contributivo.

Che succede in caso di mancato versamento?

Qualora il versamento non dovesse essere registrato dall’Inps, quali sono gli scenari peggiori? Il primo problema, contro il quale i lavoratori vanno incontro, è l’impossibilità di accedere ai benefici previsti, tra i quali ci sono l’assistenza sanitaria o la pensione. Il datore di lavoro che non versi i contributi rischia una pesante multa.

Come tutelare i propri diritti?

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Vediamo ora come vanno tutelati i diritti del lavoratore sul fronte contributivo. L’Inps consente di versare i contributi richiesti entro cinque anni dal loro realizzo, prima che questi scadano del tutto. I termini di prescrizione si estendono fino a 10 anni.