Contributi ristorazione collettiva 2022: importi e beneficiari

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
07/07/2022

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto MiSE del 29 aprile 2022 recante i criteri e le modalità per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle imprese operanti nel settore della ristorazione. Vediamo nel dettaglio a chi spettano e come richiederli.

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Arrivano i nuovi contributi a fondo perduto per le attività che operano nel settore della ristorazione collettiva, come catering e mense. Dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale si attendono ora le linee guida sui tempi e le modalità di erogazione dei contributi.

Vediamo nel seguente articolo tutte le ultime novità sul tema.

Contributi ristorazione collettiva: a chi spettano?

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I nuovi contributi per la ristorazione collettiva sono destinati alle imprese che svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita, ad esempio scuole, università, uffici, caserme e strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive.

Per poter accedere al contributo, al pari di quanto avvenuto per le altre ondate di aiuti, le imprese devono possedere i seguenti requisiti:

  • svolgere un’attività individuata dal codice ATECO 56.29.10 (“Mense”) o 56.29.20 (“Catering continuativo su base contrattuale”);
  • aver subito una riduzione del fatturato non inferiore al 15% rispetto all’anno precedente;
  • risultare regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza;
  • avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale;
  • presentare un ammontare dei ricavi generato per almeno il 50% dai corrispettivi per i contratti di ristorazione collettiva.

Contributi ristorazione collettiva: importi e domanda

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Il nuovo contributo a fondo perduto può arrivare fino ad un massimo di 10.000 euro ad attività. L’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad un nuovo riparto delle risorse stanziate:

  • il 70% è ugualmente ripartito tra tutte le imprese di cui all’art. 4, in possesso dei requisiti precedentemente indicati;
  • il 20% è ripartito tra tutte le imprese di cui all’art. 4 che presentano un ammontare dei ricavi superiore a 100 mila euro;
  • il restante 10% è ripartito tra le imprese di cui all’art. 4 che presentano un ammontare dei ricavi superiore a 300 mila euro.

Per quanto riguarda la procedura di domanda, si attende la pubblicazione delle indicazioni entro 60 giorni.