Criptovalute: via alla nuova normativa

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
03/11/2023

Il 27 ottobre, l’Agenzia delle Entrate ha diramato un comunicato che ha gettato luce sulla tassazione delle cripto-attività, un aspetto introdotto nell’ultima Legge di Bilancio. La circolare ufficiale è finalmente disponibile, offrendo una guida chiara su come affrontare questa nuova disciplina fiscale.

Bitcoin technology concept with circuit diagram

Innanzitutto, la circolare n. 30/E definisce le cripto-attività come “rappresentazioni digitali di valore o di diritti che non rientrano tra gli strumenti finanziari.” La tassazione delle plusvalenze derivanti da cripto-attività è applicata con l’aliquota del 26% per le persone fisiche, a condizione che i redditi non siano derivati da attività d’impresa, arti o professioni, o da lavoro dipendente.

Criptovalute: cosa dice la normativa?

Bitcoin

La circolare chiarisce che i redditi sono considerati prodotti in Italia se derivano da attività svolte o beni situati sul territorio italiano. Ciò vale anche per i redditi di soggetti non residenti se riguardano cripto-attività detenute in Italia da prestatori di servizi o intermediari residenti, o dalla loro stabile organizzazione se non residenti. Nel caso in cui le cripto-attività siano detenute direttamente tramite supporti di archiviazione, il reddito è considerato prodotto in Italia se il supporto di archiviazione si trova nel paese. Inoltre, si presume che il reddito sia prodotto in Italia se il soggetto che detiene il supporto di archiviazione è residente in Italia nel periodo di produzione del reddito.

Criptovalute: via alla nuova disciplina fiscale

La nuova disciplina fiscale prevede anche la possibilità per coloro che detenevano già cripto-attività al 1° gennaio 2023 di rideterminare il costo o il valore di acquisto di tali attività, a condizione che sia soggetto a un’imposta sostitutiva del 14%. Per beneficiare di questo regime agevolato, il contribuente deve versare l’imposta sostitutiva entro il 15 novembre 2023. La circolare fornisce anche linee guida per la regolarizzazione per coloro che non hanno rispettato gli obblighi di monitoraggio fiscale per le cripto-valute detenute entro il 31 dicembre 2021 o non hanno dichiarato i redditi derivanti dalle cripto-attività entro lo stesso termine.

Come funziona la tassazione delle criptovalute?

La tassazione delle cripto-attività viene applicata anche in base alle normative vigenti sulle valute estere con corso legale. La circolare chiarisce che gli investimenti in cripto-attività devono essere dichiarati nella dichiarazione dei redditi, con una tassazione del 26%. Nel caso in cui i redditi superino la soglia di 2.000 euro, le plusvalenze e gli altri proventi devono essere dichiarati e sono soggetti a tassazione.

Nuova guida dettagliata per i contribuenti

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La circolare offre una guida dettagliata per i contribuenti e le società che operano nel campo delle cripto-attività, fornendo chiarezza su come affrontare la tassazione di queste rappresentazioni digitali di valore. La nuova normativa mira a portare trasparenza e disciplina in un settore in rapida crescita e in continua evoluzione.