Crollo Bitcoin: la criptovaluta sotto i 50 mila dollari
Appena una settimana fa Bitcoin viaggiava attorno ai suoi massimi storici, sull’onda della quotazione al Nasdaq di Coinbase. Oggi la criptovaluta è scesa sotto quota 50 mila dollari come non accadeva da inizio marzo: in sette giorni -22% e market cap diminuito di oltre 300 miliardi.
Continua il periodo nero per Bitcoin: in sette giorni bruciato il 22% del valore e persi oltre 300 miliardi di dollari di market cap.
Dopo i massimi storici toccati nelle scorse settimane in seguito all’esordio in borsa di Coinbase, la prima criptovaluta al mondo è scesa stabilmente sotto i 50 mila dollari a token: una quotazione che non si registrava dai primi giorni di marzo.
Perdono terreno anche le altre valute digitali, ma per gli analisti sono solo correzioni che precedono nuove spinte al rialzo.
Bitcoin: -22% in una settimana
Bitcoin accelera ancora la sua discesa. Dopo le perdite dei giorni scorsi, la criptovaluta nelle ultime 72 ore ha registrato un -13%: bruciato oltre il 22% del valore nel giro di una settimana.
Il tutto dopo i massimi storici toccati recentemente in seguito all’Ipo di Coinbase, che aveva portato Bitcoin ad essere scambiata nettamente sopra i 60.000 dollari. Oggi la criptovaluta viaggia ben al di sotto dei 50.000 dollari a token, una quotazione che non si vedeva dai primi di marzo.
Bruciata anche una parte importante del market cap: dopo aver superato per settimane i 1.000 miliardi di capitalizzazione di mercato, sarebbero quasi 300 i miliardi di dollari spazzati via nel giro di soli sette giorni.
Un andamento estremamente volatile ma che non preoccupa più di tanto gli analisti: Bitcoin ci ha già abituato in passato a correzioni di questo tipo, la convinzione comune è che la criptovaluta si stia solamente raffreddando in attesa della prossima spinta.
Crollano anche le altre criptovalute
Sulla scia di Bitcoin perdono terreno anche le altre principali valute crypto sul mercato.
Ethereum, nonostante una tendenza in rialzo che andava avanti da giorni, nelle ultime 24 ore ha registrato un -7,5% ed è oggi scambiata a poco più di 2.200 dollari. Ben più importanti, invece, le perdite per Dogecoin e Ripple.
La prima, che viaggiava a ritmi spediti spinta dall’Ipo di Coinbase e dai tweet di Elon Musk, ha bruciato più del 34% del suo valore in soli tre giorni, passando dai massimi storici a 0,42 dollari ad una quotazione odierna di 0,24.
Crollo da matita rossa anche per Ripple, scambiato oggi a 1,06 dollari a token con una perdita nell’ultima settimana superiore al 25%.