CU 2023: da quando si può richiedere?
Si avvicina il periodo della dichiarazione dei redditi e l’Inps metterà a disposizione sul proprio sito la Certificazione Unica 2023. Si ratta in particolare di coloro che hanno percepito redditi a diverso titolo dall’Istituto stesso. Vediamo le novità della vicenda insieme.
Dopo aver superato brillantemente il periodo di prova, arriva online la Certificazione Unica 2023. La nuova modalità sarà disponibile online a partire dal 16 Marzo 2023. Il modello dell’ex CUD, relativo all’anno d’imposta 2022, nei giorni scorsi era stato pubblicato online dall’Agenzia delle Entrate.
CU 2023: come scaricarla?
Come si può scaricare la CU 2023? Sul sito dell’Inps, a partire dal 16 Marzo 2023 sarà possibile scaricare la certificazione per tutti coloro che hanno percepito un reddito a diverso titolo dall’Istituto stesso. Le istruzioni per scaricare il documento o presentare la richiesta sono state descritte in un comunicato del 28 febbraio. Basterà infatti accedere al portale servizi del cittadino 2023, tramite SPID o identità digitale.
CU 2023: si può richiedere fisicamente?
E’ possibile richiedere la CU 2023 non online ma fisicamente? La risposta è sì, tramite CAF, patronati e istituti di credito sarà infatti possibile averla. In questo caso si dovrà scrivere una mail a [email protected] allegando una copia del documento di identità del richiedente.
CU 2023: entro quando va trasmessa?
Vediamo ora quali sono le scadenze della CU 2023. L’invio della CU per i dipendenti e i pensionati l’invio va effettuato entro il 16 Marzo, mentre per i lavoratori dipendenti la trasmissione telematica può essere effettuata entro la stessa scadenza del modello 770, fissata al 31 ottobre.
CU: come cambia con il nuovo modello?
Vediamo quali sono le novità introdotte dal modello CU 2023. Le principali riguardano il bonus benzina e le detrazioni per i figli a carico. Come per il 2022, hanno subito modifiche anche le modalità di attribuzione del trattamento integrativo. Questo potrà essere attribuito per i redditi sopra i 15 mila euro ma fino a 28 mila euro.