Debito pubblico italiano: +159,5 miliardi nel 2020
Nel 2020 debito pubblico italiano cresciuto di 159,5 miliardi: a dicembre raggiunta la cifra record di 2.569,3 miliardi di euro. Cause principali i numerosi interventi a sostegno dell’economia e le minori entrate fiscali dovute alla pandemia. L’Eurogruppo ora chiede coesione per uscire dalla crisi.
Il 2020 è stato indubbiamente un anno nero per le finanze dell’Italia: i numerosi interventi a sostegno dell’economia e le minori entrate fiscali dovute alla pandemia hanno fatto registrare un aumento del debito pubblico di 159,5 miliardi, che lo ha condotto alla cifra record di 2.569,3 miliardi di euro registrata a dicembre 2020.
L’Eurogruppo entra in campo e chiede un coordinamento di tutti i Paesi nell’adattare le finanze pubbliche all’uscita dalla crisi economica. Obiettivo arrivare entro l’estate ad un compromesso sulla politica di bilancio da applicare l’anno prossimo.
Debito pubblico italiano: +159,5 miliardi nel 2020
La stima sull’andamento del debito pubblico sull’intero 2020 è arrivata dalla Banca d’Italia e mostra un quadro tutt’altro che rassicurante.
L’impennata del fabbisogno alimentata dai numerosi interventi a sostegno dell’economia e dalle minori entrate fiscali ha fatto registrare una crescita del debito pari a 159,5 miliardi di euro, circa 13 miliardi al mese.
Questo balzo porta il totale del debito pubblico italiano alla cifra record di 2.569,3 miliardi di euro osservata a dicembre 2020. Nel 2019 si era fermato a 2.409,9 miliardi.
Un aumento considerevole dovuto soprattutto alle necessità di finanziamento delle misure straordinarie attuate dal Governo causa Covid e alle minori entrate dello Stato: nel 2020 sono state pari a 432,595 miliardi di euro, in diminuzione del 6,09 % rispetto all’anno precedente.
A guidare la fila il debito consolidato delle Amministrazioni Centrali, che ha registrato un aumento di 160,1 miliardi, a fronte di una sostanziale stabilità da parte di quelli delle Amministrazioni locali e degli enti di previdenza.
Eurogruppo: coordinamento per uscire dalla crisi
L’Eurogruppo, riunitosi a Bruxelles nella giornata di ieri, ha annunciato ai paesi dell’Eurozona la necessità di muoversi compatti e in maniera coordinata nella definizione delle proprie finanze pubbliche.
Paschal Donohoe, presidente dell’Eurogruppo, si è espresso così nel corso della conferenza stampa:
“È importante che ci prepariamo a mettere a punto i prossimi bilanci nazionali in modo coordinato, in particolare mentre la campagna di vaccinazione prende piede e inizia la ripresa economica.”
Donohoe ha speso belle parole anche per il nuovo ministro dell’Economia Daniele Franco, che ieri ha preso parte per la prima volta ad una riunione dell’Eurogruppo:
“Ha partecipato molto attivamente fornendo contributi importanti alle discussioni che abbiamo avuto. So che è molto consapevole delle sfide che l’Eurozona e l’Italia devono affrontare e sono fiducioso che lui e il nuovo governo lavoreranno senza sosta per rispondere a quelle sfide.”
Due i principali temi discussi durante la riunione. Il primo riguarda l’uscita dalla situazione di emergenza e quindi il pieno ritorno in vigore del Patto di Stabilità, il secondo concerne l’eventuale riforma delle regole di bilancio annunciata alla fine del 2019 e poi accantonata.
È difficile fare previsioni su tempistiche e contenuti ma l’obiettivo è quello di giungere per l’estate ad un compromesso sulla politica di bilancio da applicare l’anno prossimo.