Decreto lavoro: quali sono le novità in arrivo?

Matteo Bertocci
  • Laureando presso l'Università di Perugia
02/05/2023

Taglio del cuneo fiscale, incremento dei fringe benefit per lavoratori con figli a carico, nuovi bonus assunzioni e la riforma dell’assegno di inclusione. Vediamo insieme come funzionano tutte queste novità.

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato quello che viene chiamato Decreto Lavoro 2023. Le misure racchiuse nel Decreto spaziano molto nel panorama economico italiano. Sono molti i provvedimenti infatti, che spaziano dalla materia di lavoro, fino agli strumenti che sostituiranno il reddito di cittadinanza.

Nella bozza del testo, poi, sono previsti nuovi bonus assunzione e misure per le famiglie. Andiamo allora a vedere nel dettaglio come funzionano le nuove misure introdotte tramite questo decreto.

Decreto lavoro 2023: cos’è l’Assegno di inclusione

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Una delle misure più importanti è quella che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza, che arriverà ad una conclusione alla fine del 2023. Dal primo gennaio 2024 entrerà in funzione l’Assegno per l’inclusione. Questo è un aiuto economico concesso alle famiglie con almeno un minorenne, un disabile o un membro con più di 60 anni. Questo aiuto dovrebbe raggiungere il valore massimo di 500 euro.

Cambiano i requisiti di accesso. Uno su tutti il valore ISEE che arriva a 7.200 euro. Saranno previsti dei bonus assunzione per quelli che impiegano i beneficiari della Garanzia per l’inclusione.

Decreto lavoro 2023: taglio del cuneo fiscale

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Altri due provvedimenti sono:

  • il nuovo taglio del cuneo fiscale;
  • l’aumento della soglia di non imponibilità dei fringe benefit.

Interventi questi che porterebbero nuovi aumenti in busta paga per persone con redditi molto bassi. Per quanto riguarda il taglio, i contributi previdenziali dei dipendenti pubblici e privati si parla di:

  • 2% per quelli con retribuzione fino a 35.000 euro;
  • 3% cento per chi non supera il tetto dei 25.000 euro.

Va specificato però che questo intervento sarebbe temporaneo, infatti, si parla dei mesi tra luglio e dicembre. Da dicembre si tornerebbe al taglio precedente. Inoltre, il Governo sta lavorando anche per innalzare il limite di non imponibilità dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli minori. 

Decreto lavoro 2023: maggiorazione dell’assegno unico

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In previsione anche una nuova maggiorazione dell’assegno unico che si aggiunge a quelle già introdotte dalla Legge di Bilancio 2023. Questa prevede un incremento di 30 euro mensili che spetta nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro.

Maggiorazione riconosciuta anche al singolo genitore lavoratore nel caso in cui l’altro genitore sia deceduto.

Decreto lavoro 2023: bonus assunzione giovani

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Infine si dovrebbe avere anche un bonus assunzione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione giovanile. Infatti nel periodo che va dal 1° giugno al 31 dicembre 2023, assumendo giovani si può ricevere un incentivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda. L’agevolazione vale al più 12 mesi.

I requisiti sono:

  • avere meno di 30 anni d’età;
  • non lavorare né far parte di corsi di studio o formazione;
  • far parte del Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani.