Decreto lavoro: quali sono le novità in arrivo?
Taglio del cuneo fiscale, incremento dei fringe benefit per lavoratori con figli a carico, nuovi bonus assunzioni e la riforma dell’assegno di inclusione. Vediamo insieme come funzionano tutte queste novità.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato quello che viene chiamato Decreto Lavoro 2023. Le misure racchiuse nel Decreto spaziano molto nel panorama economico italiano. Sono molti i provvedimenti infatti, che spaziano dalla materia di lavoro, fino agli strumenti che sostituiranno il reddito di cittadinanza.
Nella bozza del testo, poi, sono previsti nuovi bonus assunzione e misure per le famiglie. Andiamo allora a vedere nel dettaglio come funzionano le nuove misure introdotte tramite questo decreto.
Decreto lavoro 2023: cos’è l’Assegno di inclusione
Una delle misure più importanti è quella che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza, che arriverà ad una conclusione alla fine del 2023. Dal primo gennaio 2024 entrerà in funzione l’Assegno per l’inclusione. Questo è un aiuto economico concesso alle famiglie con almeno un minorenne, un disabile o un membro con più di 60 anni. Questo aiuto dovrebbe raggiungere il valore massimo di 500 euro.
Cambiano i requisiti di accesso. Uno su tutti il valore ISEE che arriva a 7.200 euro. Saranno previsti dei bonus assunzione per quelli che impiegano i beneficiari della Garanzia per l’inclusione.
Decreto lavoro 2023: taglio del cuneo fiscale
Altri due provvedimenti sono:
- il nuovo taglio del cuneo fiscale;
- l’aumento della soglia di non imponibilità dei fringe benefit.
Interventi questi che porterebbero nuovi aumenti in busta paga per persone con redditi molto bassi. Per quanto riguarda il taglio, i contributi previdenziali dei dipendenti pubblici e privati si parla di:
- 2% per quelli con retribuzione fino a 35.000 euro;
- 3% cento per chi non supera il tetto dei 25.000 euro.
Va specificato però che questo intervento sarebbe temporaneo, infatti, si parla dei mesi tra luglio e dicembre. Da dicembre si tornerebbe al taglio precedente. Inoltre, il Governo sta lavorando anche per innalzare il limite di non imponibilità dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli minori.
Decreto lavoro 2023: maggiorazione dell’assegno unico
In previsione anche una nuova maggiorazione dell’assegno unico che si aggiunge a quelle già introdotte dalla Legge di Bilancio 2023. Questa prevede un incremento di 30 euro mensili che spetta nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro.
Maggiorazione riconosciuta anche al singolo genitore lavoratore nel caso in cui l’altro genitore sia deceduto.
Decreto lavoro 2023: bonus assunzione giovani
Infine si dovrebbe avere anche un bonus assunzione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione giovanile. Infatti nel periodo che va dal 1° giugno al 31 dicembre 2023, assumendo giovani si può ricevere un incentivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda. L’agevolazione vale al più 12 mesi.
I requisiti sono:
- avere meno di 30 anni d’età;
- non lavorare né far parte di corsi di studio o formazione;
- far parte del Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani.