Decreto proroghe, rimandata la scadenza per il regime forfettario: a quando
Il Decreto Proroghe ha esteso la scadenza per l’invio della dichiarazione integrativa del regime forfettario fino al 30 novembre 2024, offrendo più tempo per la regolarizzazione, ma è essenziale valutare attentamente le opzioni, considerando le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e i potenziali rischi del ravvedimento speciale introdotto dalla Legge di Bilancio 2023.
Il regime forfettario è al centro dell’attenzione grazie al recente Decreto Proroghe, che ha esteso il termine per l’invio della dichiarazione integrativa necessaria a correggere errori ed omissioni fino al 30 novembre 2024.
Questa iniziativa è scaturita dalla notifica di lettere di invito per l’adeguamento volontario, coinvolgendo numerosi contribuenti che operano in questo regime fiscale. Le controversie sulla compilazione del quadro RS hanno coinvolto anche le istituzioni, e ora il Decreto Proroghe potrebbe introdurre ulteriori cambiamenti.
Regime forfettario: scadenza prorogata
La principale novità del Decreto Proroghe è l’ulteriore prolungamento del termine per la regolarizzazione, spostato ora al 30 novembre 2024. Questo fornisce un anno in più per organizzare con calma la presentazione della dichiarazione integrativa.
Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni chiare su come procedere a seconda delle circostanze. Se la compilazione del modello è corretta, non è necessario prendere alcuna azione in risposta alle lettere di invito inviate dall’Agenzia.
Quando è possibile il ravvedimento operoso
Per coloro il cui modello risulta carente, l’Agenzia offre la possibilità di utilizzare il ravvedimento operoso. Questo consente la presentazione di una dichiarazione integrativa con sanzioni ridotte, il cui importo dipende dalla tempestività della regolarizzazione.
Infatti, è possibile applicare riduzioni specifiche in base alle scadenze:
- 1/8 del minimo entro il 30 novembre 2023;
- 1/7 del minimo entro il 30 novembre 2024;
- 1/6 del minimo dopo il 30 novembre 2024.
Istituti “straordinari”
Il Decreto di Bilancio 2023 ha introdotto istituti “straordinari,” come il ravvedimento speciale, che consentono la regolarizzazione delle violazioni relative alle dichiarazioni correttamente presentate fino al 31 dicembre 2021. Tuttavia, questa opzione è disponibile solo in casi eccezionali e fino al 2 ottobre successivo, con una notevole riduzione delle sanzioni.