Delega fiscale, via libera della Camera: come funziona

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
14/07/2023

La delega fiscale rappresenta un importante passo avanti nel rafforzamento dei diritti e delle tutele per i contribuenti italiani. Le modifiche nei rapporti tra Fisco e contribuenti, l’introduzione del principio dello Statuto del Contribuente come criterio di interpretazione fiscale, l’obbligo di confronto preventivo e il rafforzamento del concetto di “legittimo affidamento” offrono maggiori garanzie ai cittadini e alle imprese.

Delega fiscale, via libera della Camera: come funziona

L’approvazione della delega fiscale comporta un importante cambiamento nell’equilibrio dei rapporti tra l’Agenzia delle Entrate e i contribuenti, sia privati che aziende.

La legge prevede il rafforzamento dei diritti dei contribuenti, introducendo l’obbligo per l’Agenzia di fornire una “motivazione degli atti impositivi” e indicare le prove su cui si basano le richieste fiscali. Inoltre, lo Statuto del Contribuente diventa un principio guida nell’interpretazione delle norme tributarie.

Maggior peso alla posizione dei contribuenti

Delega fiscale, via libera della Camera: come funziona

Con l’introduzione del principio dello Statuto del Contribuente come criterio di interpretazione fiscale, si darà maggior rilievo alla posizione dei contribuenti.

In caso di dubbi interpretativi su una norma fiscale, si farà riferimento allo Statuto, e l’Agenzia delle Entrate dovrà fornire una motivazione adeguata e basata su prove concrete per le richieste fiscali.

Questo rafforzamento dell’onere della prova mira a combattere l’evasione fiscale in modo più efficace, proteggendo i contribuenti da richieste ingiustificate.

Confronto preventivo e tempi di impugnazione

Oltre alle modifiche nei rapporti tra Fisco e contribuenti, la delega fiscale introduce l’obbligo per l’Agenzia delle Entrate di avviare un confronto preventivo con i cittadini o le imprese prima di emettere qualsiasi atto di accertamento.

Questo rappresenta un ulteriore scudo a favore dei contribuenti, che in passato erano considerati la parte più vulnerabile. Inoltre, vengono allungati i tempi di impugnazione, consentendo ai contribuenti di difendersi in modo adeguato.

Il concetto di “legittimo affidamento” rafforzato

Un’altra importante novità introdotta dalla delega fiscale è il rafforzamento del concetto di “legittimo affidamento” del contribuente, già presente nello Statuto del Contribuente.

Secondo questo principio, i rapporti tra contribuenti e Fisco devono basarsi sulla buona fede e sulla collaborazione reciproca. Di conseguenza, non verranno irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente se egli ha seguito le indicazioni fornite dall’amministrazione finanziaria o se il suo comportamento dipende da ritardi, omissioni o errori dell’amministrazione stessa.

Esclusioni dalle sanzioni

La delega fiscale prevede anche che le sanzioni non saranno applicate in determinati casi. Ad esempio, quando la violazione dipende da incertezze oggettive sulla portata e sull’applicazione della norma tributaria o quando si tratta di una semplice violazione formale senza alcun debito di imposta. Queste esclusioni offrono una maggiore tutela ai contribuenti, evitando sanzioni eccessive per situazioni non colpose.