Detassazione della tredicesima: un beneficio in arrivo per i lavoratori italiani

Matteo Bertocci
  • Laureando presso l'Università di Perugia
19/09/2023

In Italia, si sta considerando la detassazione della tredicesima mensilità per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, con un’ipotesi di aliquota fissa del 15%. Tuttavia, questa misura potrebbe essere applicata solo a redditi medio-bassi, offrendo un risparmio fiscale più significativo a redditi più alti.

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In Italia, il dibattito fiscale ruota intensamente attorno alla detassazione della tredicesima mensilità entro il mese di dicembre. La tredicesima, che rappresenta una sorta di boccata d’ossigeno per molte famiglie italiane, è tassata senza beneficiare delle detrazioni tipiche delle buste paga mensili. Questo significa che l’importo netto della tredicesima è notevolmente inferiore rispetto alle altre retribuzioni annuali, poiché vi si applicano Irpef, contributi previdenziali e addizionali comunali e regionali, senza alcuna detrazione per familiari a carico o lavoro dipendente.

Detassazione della tredicesima: di cosa si tratta?

Questo problema ha spinto il Governo a considerare la detassazione della tredicesima già a partire da dicembre 2023, con l’obiettivo di aumentare leggermente il potere d’acquisto dei dipendenti e dei pensionati, consentendo loro di godere di una tredicesima più consistente.

Per attuare la detassazione della tredicesima, il Governo sta esaminando diverse opzioni all’interno del suo piano generale di riforma fiscale. Questa mossa potrebbe anche accompagnare la riduzione degli attuali quattro scaglioni dell’Irpef a tre, offrendo così un sistema fiscale semplificato.

Sebbene il Governo abbia ancora del tempo prima della fine dell’anno, l’idea è quella di accelerare il processo e rendere effettiva la detassazione già con il pagamento della tredicesima del 2023. Tuttavia, affinché i datori di lavoro possano effettuare i calcoli necessari, è fondamentale che consulenti del lavoro e commercialisti si aggiornino tempestivamente sulle nuove normative.

Detassazione tredicesima: come funziona?

L’ipotesi più probabile al momento è l’eliminazione della tassazione ordinaria sulla tredicesima, attualmente variabile dal 23% al 43% a seconda del reddito, sostituendola con un’aliquota fissa del 15%, una sorta di flat tax applicata esclusivamente alla mensilità aggiuntiva.

Tuttavia, questa detassazione non sarà estesa a tutti i lavoratori, a causa delle limitate risorse disponibili. Sarà probabile concentrarsi su coloro con redditi medio-bassi, con un possibile limite massimo di 35.000 euro.

Detassazione tredicesima: quali sono le cifre?

Il risparmio fiscale ottenuto con la tredicesima detassata varierà in base all’importo della tredicesima e sarà più significativo per i redditi più alti. Ad esempio, per redditi tra 15.000 e 20.000 euro l’anno, il risparmio sull’Irpef oscillerà tra 80 e 160 euro sulla tredicesima, raggiungendo addirittura 560 euro per chi guadagna 35.000 euro l’anno. Questo perché le aliquote fiscali sono più elevate sui redditi più alti, consentendo così un risparmio più consistente.

In un momento in cui il costo della vita è in costante aumento, la detassazione della tredicesima rappresenterebbe un sollievo benvenuto per molte famiglie italiane, garantendo loro una tredicesima più generosa e contribuendo al miglioramento delle finanze domestiche.