Detrazione spese mediche 2023: quando non serve conservare fatture e scontrini

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
21/05/2023

Il modello 730 precompilato 2023 semplifica la conservazione dei documenti per le spese mediche: se non vengono apportate modifiche, non è necessario conservare fatture e scontrini. Tuttavia, i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o i professionisti devono comunque verificare la corrispondenza delle spese.

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Chi accetta il modello 730 precompilato 2023 senza apportare modifiche non sarà più obbligato a conservare fatture e scontrini per le spese mediche e farmaci. Questa semplificazione è stata introdotta lo scorso anno mediante il Decreto legge n. 73/2022.

Tuttavia, nel caso in cui si apportino modifiche al modello 730/2023 precompilato, sarà necessario conservare le fatture e gli scontrini delle spese sanitarie modificate. In questo caso, i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o i professionisti avranno l‘obbligo di controllare la corrispondenza delle spese.

Modello 730 precompilato: chi è esonerato dall’obbligo di conservazione

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Di norma, è necessario conservare i documenti relativi alla dichiarazione dei redditi per un periodo di cinque anni. Nel caso specifico del modello 730/2023, l’obbligo di conservazione si estende fino al 31 dicembre 2028, termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere fatture e scontrini per scopi di controllo fiscale.

Tuttavia, se si presenta il modello 730 precompilato senza apportare modifiche, sia tramite il sostituto d’imposta che tramite Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o professionisti, non sarà necessario conservare i documenti di spesa relativi agli oneri detraibili comunicati da terzi.

Riduzione degli obblighi di conservazione documentale

Al fine di semplificare il processo e tenendo conto della crescente digitalizzazione delle attività fiscali, il Decreto Semplificazioni n. 72/2022 ha anche previsto una riduzione degli obblighi di conservazione documentale per le spese mediche e farmaci deducibili. Questa misura mira a semplificare la gestione dei documenti e a favorire l’adozione del modello 730 precompilato.

Spese sanitarie non modificate

A partire dalla stagione dichiarativa in corso, ossia per l’anno d’imposta 2022, è stato eliminato l’obbligo di conservare scontrini e fatture delle spese sanitarie non modificate rispetto a quanto riportato nella dichiarazione precompilata, come stabilito dall’articolo 5 del decreto legislativo 175/2015. Di conseguenza, i controlli formali sui dati delle spese sanitarie non modificate dal contribuente non saranno più effettuati e non sarà necessario conservare i documenti che comprovano il diritto alla detrazione fiscale per un periodo di cinque anni.

Verifica della corrispondenza

Nonostante l’eliminazione dell’obbligo di conservazione per le spese sanitarie non modificate, è importante sottolineare che i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o i professionisti che assistono il contribuente dovranno comunque verificare la corrispondenza delle spese. Questa verifica avviene attraverso l’esame dei documenti presentati dal contribuente e il confronto con gli importi indicati nella scheda delle spese mediche e dei farmaci comunicati da terzi.

Controlli formali

In caso di discrepanze tra i documenti presentati dal contribuente e quelli indicati nella dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle Entrate effettuerà controlli formali solo sui documenti di spesa non indicati nella dichiarazione.

Questa misura mira a focalizzare i controlli sugli elementi che potrebbero non essere stati adeguatamente considerati nella precompilazione, evitando l’onere di conservazione documentale per tutti i documenti di spesa.