Dichiarazione dei Redditi 2022 non presentata: ultimo giorno per evitare le sanzioni
Oggi martedì 28 febbraio 2023 è l’ultimo giorno utile per rimediare alla mancata presentazione, entro il termine ordinario, della Dichiarazione dei Redditi 2022, riferita all’anno d’imposta 2021. Vediamo nel dettaglio cosa fare e quali sono le conseguenze per chi non provvede entro la scadenza.
Dichiarazione dei Redditi 2022: ultimo giorno per evitare le sanzioni.
Oggi 28 febbraio, infatti, coincide con il termine ultimo per presentare la Dichiarazione dei Redditi 2022. Si tratta di un’ulteriore possibilità concessa ai soggetti che non hanno presentato la dichiarazione entro la scadenza ordinaria del 30 novembre 2022.
Vediamo tutti i dettagli nel seguente articolo.
Dichiarazione dei Redditi 2022 omessa: cosa succede?
Ultime ore per rimediare alla mancata presentazione, entro il termine ordinario del 30 novembre 2022, della Dichiarazione dei Redditi dello scorso anno.
Per chi non regolarizzerà la propria posizione nemmeno entro oggi 28 febbraio 2023, si configurerà l’omessa dichiarazione. Secondo la normativa attuale, la Dichiarazione dei Redditi viene definita omessa:
- se le imposte evase superano i 50.000 euro;
- se non viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza.
In caso di Dichiarazione dei Redditi omessa si va incontro a pesanti sanzioni amministrative e penali.
Le sanzioni amministrative
La sanzione amministrativa parte da un minimo del 120% ad un massimo del 240% dell’ammontare delle imposte dovute (con un’imposta minima dovuta pari a 250 euro). Qualora non siano dovute imposte è prevista una sanzione compresa tra 250 e 1.000 euro, che può essere aumentata fino a raddoppiare nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili.
Le sanzioni penali
La sanzione penale, invece, scatta nel caso in cui le ritenute non versate siano superiori a 50.000 euro. Il decreto Fiscale 2020, infatti, ha introdotto la reclusione:
- da un minimo di un anno e sei mesi ad un massimo di quattro anni per chi evade le imposte sui redditi e non presenta le dichiarazioni relative per imposte evase superiori a 50.000 euro;
- da un minimo di un anno e sei mesi ad un massimo di quattro anni per chi non presenta la dichiarazione di sostituto d’imposta, sempre quando la somma evasa supera i 50.000 euro.
Tuttavia, se si presenta la dichiarazione entro il 30 novembre 2023, che corrisponde al termine di presentazione della Dichiarazione dei Redditi 2023, l’Agenzia delle Entrate irrogherà una sanzione dimezzata rispetto a quella piena.