Dichiarazione dei redditi 2023: come indicare le criptovalute

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
31/07/2023

La legge di bilancio 2023 ha introdotto nuove regole per la tassazione delle criptovalute, definendo la disciplina delle cripto-attività. Sebbene restino alcune sfide, queste nuove norme mirano a fornire maggiore chiarezza e regolamentazione nel trattamento fiscale delle criptovalute come asset di investimento. 

Dichiarazione dei redditi 2023: come indicare le criptovalute

Le criptovalute hanno portato una rivoluzione finanziaria nell’ultimo decennio, ma la loro regolamentazione e tassazione hanno suscitato incertezze. L’assenza di una normativa specifica ha avuto un impatto significativo sul fronte fiscale, ma con l’approvazione della legge di bilancio 2023, sono state introdotte nuove misure per affrontare questa sfida.

Complessità delle dichiarazioni

Dichiarazione dei redditi 2023: come indicare le criptovalute

A differenza degli investimenti tradizionali, la gestione delle criptovalute è complessa e si svolge su molteplici piattaforme, esponendo gli investitori al rischio di sanzioni fiscali. Le dichiarazioni dei redditi diventano una sfida particolare, specialmente con la presenza di exchange stranieri.

Prima della legge di bilancio 2023, mancava una definizione legislativa ufficiale per le criptovalute, portando a interpretazioni diverse da parte dell’Agenzia delle entrate. Questo ha generato paradossi e ha reso necessaria l’introduzione di nuove regole.

Tassazione delle criptovalute

La nuova normativa ha introdotto la definizione di “cripto-attività” che include criptovalute, token, NFT e stablecoin. Per la tassazione, è richiesto il quadro RW per il monitoraggio fiscale e antiriciclaggio, mentre il quadro RT riguarda le plusvalenze. Le plusvalenze superiori a 2.000 euro sono tassate al 26%, mentre le conversioni tra cripto-attività dello stesso tipo sono considerate fiscalmente irrilevanti.

Imposta di bollo e rivalutazione

La nuova normativa ha introdotto un’imposta di bollo del 2×1000 sul totale delle cripto-attività detenute, suscitando critiche. Tuttavia, offre una sanatoria per regolarizzare la situazione passata e permette la rivalutazione delle criptovalute al valore del 1° gennaio 2023.

Gestione semplificata

Date le complessità delle dichiarazioni, l’utilizzo di servizi specializzati come CryptoBooks e Crypto Tax Report rappresenta una buona soluzione. Tuttavia, gli investitori attendono con speranza un maggiore coinvolgimento delle piattaforme come sostituti d’imposta.