Dichiarazione dei redditi 2023: documentazione, scadenze e regole
Per la dichiarazione dei redditi 2023 presentata con il modello 730, è necessario conservare la documentazione di supporto fino al 31 dicembre 2028. Questa regola vale sia per le persone fisiche che per le imprese, ma queste ultime hanno un obbligo civilistico di conservazione delle scritture contabili per 10 anni.
Con l’avvicinarsi della scadenza per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, è importante sapere quanto tempo conservare i documenti che supportano la dichiarazione. Per coloro che presentano il modello 730, il termine è ormai scaduto, mentre per chi opta per il modello Redditi, c’è tempo fino al 30 novembre 2023.
Dichiarazione dei redditi 2023: la conservazione dei documenti
La legge prevede che tutti i documenti giustificativi della dichiarazione dei redditi 2023 debbano essere conservati per un periodo di 5 anni a partire dalla fine del periodo d’imposta in cui la dichiarazione è stata trasmessa telematicamente. Quindi, per la dichiarazione dei redditi 2023, la conservazione dei documenti sarà necessaria fino al 31 dicembre 2028. Questa documentazione dovrà essere presentata se richiesta dall’Agenzia delle Entrate ed è importante mantenerla in modo ordinato.
Dichiarazione dei redditi 2023: quali sono i documenti da conservare
I documenti da conservare includono certificazioni delle ritenute d’acconto, certificazioni dei redditi come la certificazione unica, scontrini parlanti per farmaci con indicazione del codice fiscale del contribuente, fatture per spese mediche e altre ricevute, documenti relativi a spese deducibili o detraibili, attestati di versamento d’imposta tramite modelli F24, copia della polizza di assicurazione sulla vita per premi detraibili, contratti di mutuo e contratti di compravendita per l’acquisto dell’abitazione principale per la detrazione degli interessi passivi.
Quali sono le eccezioni?
Tuttavia, ci sono eccezioni a questa regola generale. Ad esempio, le spese di ristrutturazione o risparmio energetico che danno diritto a detrazioni fiscali devono essere conservate per cinque anni a partire dalla fine del periodo di detrazione. Ciò significa che, considerando la durata delle detrazioni, potrebbero essere necessari fino a 15 anni di conservazione.
Inoltre, va notato che mentre le persone fisiche devono conservare la documentazione per 5 anni, le imprese hanno un obbligo civilistico di conservazione delle scritture contabili per 10 anni, essenziali anche per la dichiarazione dei redditi.
In conclusione, la corretta conservazione dei documenti giustificativi della dichiarazione dei redditi è essenziale per rispettare gli obblighi fiscali e prevenire problemi futuri. Mentre il termine generale è di 5 anni, le eccezioni e le regole diverse si applicano a seconda delle situazioni personali e aziendali. Consultare un commercialista esperto contabile può essere utile per garantire la conformità con le normative fiscali e contabili.