Dichiarazione dei redditi: si può correggere il sostituto d’imposta?
Dopo l’invio della dichiarazione dei redditi, sorge la domanda se sia possibile correggere l’indicazione errata del sostituto d’imposta. È fondamentale conoscere le possibilità previste dalla legge in merito a questa situazione.
Dopo aver inviato la dichiarazione dei redditi, è possibile correggere l’indicazione errata del sostitutod’imposta tramite il 730 integrativo di tipo 2 o barrando l’apposita casella per indicare l’assenza di un sostituto d’imposta. È importante effettuare la correzione entro il 10 novembre per evitare complicazioni.
Errore nel sostituto d’imposta e conseguenze
Molte persone si accorgono di aver commesso un errore nell’indicazione del sostituto d’imposta solo dopo aver inviato la dichiarazione dei redditi.
Questo può accadere quando viene inserito il sostituto d’imposta precedente, suggerito automaticamente dalla versione precompilata, nonostante vi sia stato un cambio di datore di lavoro.
Questo errore può comportare problemi, poiché non sarà possibile ottenere il rimborso dovuto senza un rapporto di lavoro con il precedente datore di lavoro.
Rifiuto del sostituto d’imposta e possibilità di correzione
Se il contribuente non si accorge dell’errore nell’indicazione del sostituto d’imposta, riceverà un avviso dall’Agenzia delle Entrate riguardo al “diniego” del sostituto d’imposta indicato.
Il datore di lavoro può rifiutare di versare il rimborso solo se il contribuente ha indicato erroneamente una persona con cui non ha mai avuto un rapporto di lavoro, o se il rapporto di lavoro è terminato prima della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Tuttavia, il contribuente ha due possibilità per correggere l’errore senza dover rifare completamente la dichiarazione dei redditi.
Correzione tramite il 730 integrativo
Se il contribuente ha diritto a un credito, può compilare il 730 integrativo di tipo 2 per modificare solo il sostituto d’imposta, mantenendo gli altri dati invariati. È possibile effettuare questa correzione autonomamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate entro il 10 novembre.
Nessun sostituto d’imposta indicato
Se il contribuente non ha un sostituto d’imposta, può barrare l’apposita casella che conferma l’assenza e fornire un codice IBAN per l’accredito. Dopo il 10 novembre, sarà possibile correggere l’errore solo presentando un modello Redditi PF.