Dichiarazione redditi 2023: come scegliere tra 730 e Modello Redditi PF

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
13/05/2023

Dall’11 maggio è possibile modificare e inviare la dichiarazione dei redditi precompilata 2023. Vediamo insieme come scegliere tra il Modello 730 e il Modello Redditi PF. 

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A partire dall’11 maggio, è possibile inviare la dichiarazione dei redditi precompilata 2023 attraverso l’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate. Durante la procedura di accesso, i contribuenti hanno la possibilità di selezionare il modello desiderato.

Alcuni casi richiedono l’uso obbligatorio del Modello Redditi Persone Fisiche, mentre in altri casi è possibile scegliere il Modello 730. Entrambi i modelli includono già le spese e i redditi noti al Fisco, comprese le novità del 2023 come i canoni di locazione e di intermediazione per la prima casa.

Chi presenta il Modello Redditi PF 2023?

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Il Modello Redditi Persone Fisiche 2023 deve essere presentato da diversi contribuenti, tra cui:

  • Dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro e hanno più Certificazioni Uniche, se l’imposta totale supera di oltre 10,33 euro il totale delle ritenute.
  • Dipendenti che hanno percepito indennità o somme di integrazione salariale direttamente dall’INPS o da altri enti senza le dovute ritenute.
  • Dipendenti a cui il sostituto d’imposta ha riconosciuto deduzioni o detrazioni d’imposta non spettanti.
  • Dipendenti che hanno percepito redditi da privati non obbligati a effettuare ritenute d’acconto (ad esempio collaboratori familiari e autisti).
  • Contribuenti che hanno redditi soggetti a imposta separata (ad eccezione di quelli non da dichiarare se erogati da soggetti obbligati a effettuare le ritenute).
  • Dipendenti o percettori di redditi assimilati a cui non sono state trattenute le addizionali IRPEF se l’importo dovuto supera 10,33 euro.
  • Contribuenti che hanno realizzato plusvalenze o redditi di capitale soggetti a imposta sostitutiva.
  • Docenti titolari di cattedre nelle scuole che hanno percepito compensi da lezioni private e intendono usufruire della tassazione sostitutiva.

Inoltre, devono presentare il Modello Redditi anche i titolari di redditi:

  • D’impresa, inclusi quelli derivanti da partecipazioni, lavoro autonomo, locazioni professionali e partita IVA, e soci di cooperative artigiane.
  • Diversi” (ad esempio redditi derivanti dalla cessione, affitto o usufrutto di aziende), soggetti a monitoraggio fiscale, trust o plusvalenze da partecipazioni non qualificate in società o territori a fiscalità privilegiata, e titoli non negoziati in mercati regolamentati.

Chi presenta il Modello 730?

I soggetti che presentano il Modello 730 includono:

  • Pensionati o lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori a tempo determinato e i parasubordinati.
  • Contribuenti che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente.
  • Soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca.
  • Sacerdoti della Chiesa cattolica.
  • Giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive.
  • Soggetti impegnati in lavori socialmente utili.
  • Produttori agricoli esonerati dalla presentazione del 770, IRAP e IVA.

Il Modello 730 può essere utilizzato per dichiarare redditi da lavoro dipendente e assimilati, terreni o fabbricati, capitale, lavoro autonomo per il quale non è richiesta la partita IVA, redditi diversi o soggetti a tassazione separata.

I contribuenti che non hanno un sostituto d’imposta (ad esempio, se hanno perso il lavoro) possono presentare il Modello 730 e ottenere i rimborsi direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

D’altro canto, i contribuenti che devono integrare o modificare un Modello 730 già inviato possono utilizzare anche il Modello Redditi.