Domande Agenzia delle Entrate: saranno a pagamento?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
14/03/2023

Possibile in arrivo una novità sconvolgente per quanto riguarda il mondo delle tasse. Le domande da porre all’Agenzia delle Entrate potrebbero diventare a pagamento. Come mai è stata fatta questa scelta? Approfondiamo insieme la questione nel seguente articolo.

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In Italia sono sempre di più le persone che hanno dubbi in merito alla fiscalità. Per questo motivo i contribuenti hanno a disposizione una nutrita serie di istruzioni e Faq da parte dell’Agenzia delle Entrate per tentare di non incappare in nessun errore. Questo servizio potrebbe diventare a pagamento. Vediamo come mai nei prossimi paragrafi.

Domande fiscali a pagamento: come mai?

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L’Agenzia delle Entrate sta valutando la possibilità di inserire le domande da porre per i dubbi in materia fiscale a pagamento. Questo in quanto è stato individuato un possibile business, che sicuramente potrebbe garantire delle entrate importanti. L’importo da versare potrebbe variare in due casi:

  • la tipologia del contribuente;
  • la tipologia della domanda.

Perché le domande a pagamento?

La motivazione, oltre a quanto detto in precedenza, è sicuramente quella di disincentivare  i cittadini dal riversare sulle spalle del Fisco una cospicua mole di ricorsi e richieste di chiarimento sui tributi da versare. Si calcola che nel 2022 l’Agenzia delle Entrate ha risposto a circa 18mila interpelli dei contribuenti. I ricavi eventualmente raccolti potrebbero andare a finanziare i corsi di formazione.

Come cambierà il meccanismo della domanda?

Vediamo ora come ne risentirà il meccanismo della domanda da presentare all’Agenzia delle Entrate. Sarà infatti creata un’apposita categoria di criteri di ammissibilità, che distinguerà le domande a pagamento dai più semplici dubbi fiscali.

Riforma fiscale: le altre novità

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Quali sono le altre novità in arrivo per quanto riguarda la riforma fiscale? Oltre alle domande a pagamento, il Governo Meloni starebbe pensando di limitare la possibilità di presentare interpelli al Fisco solo per quei casi in cui non è possibile richiedere risposte tramite i servizi di assistenza rapida.