Domicilio digitale al via: cos’è e come funziona

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
10/07/2023

Il domicilio digitale permette alla Pubblica Amministrazione di recapitare gli atti direttamente ai cittadini tramite il computer, eliminando l’uso di documenti cartacei e offrendo un notevole risparmio. Vediamo insieme come funziona.

Domicilio digitale al via: cos’è e come funziona

Il domicilio digitale rappresenta un modo online per la Pubblica Amministrazione di notificare, recapitare e consegnare i propri atti direttamente ai cittadini tramite il computer.

Questa modalità elimina la necessità di documenti cartacei e offre vantaggi in termini di costi. Tuttavia, fino ad ora, era riservata solo a coloro che possedevano una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC).

L’Inad e l’estensione del domicilio digitale

Domicilio digitale al via: cos’è e come funziona

L’Inad, ovvero l’Indice Nazionale dei Domini Digitali, è stato introdotto per estendere l’utilizzo del domicilio digitale anche ai cittadini che non possiedono una PEC.

Funzionando come un elenco pubblico, l’Inad consente a ogni individuo di registrare il proprio domicilio digitale associato a un indirizzo PEC. Ciò permette alla Pubblica Amministrazione di recapitare le comunicazioni tramite il domicilio digitale.

Iscrizione all’Inad e accesso al domicilio digitale

Per beneficiare di questa possibilità, i cittadini devono iscriversi volontariamente all’Inad utilizzando il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta di Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Attraverso il sito www.domiciliodigitale.gov.it, possono registrare il proprio domicilio digitale associato alla casella PEC. Ciò consente loro di ricevere le comunicazioni della Pubblica Amministrazione tramite il domicilio digitale.

Consegna degli atti

Grazie all’Inad, gli uffici delle pubbliche amministrazioni possono trovare il destinatario di un atto semplicemente consultando l’area pubblica del sito, senza bisogno di autenticazione. Inserendo il codice fiscale della persona interessata, è possibile ottenere immediatamente il suo domicilio digitale se registrato nell’indice. Questo servizio, attivo dal 6 luglio scorso, è accessibile a tutti, compresi i professionisti non iscritti agli Albi e i registri privati.

La legalità delle comunicazioni tramite la PEC

La Posta Elettronica Certificata (PEC), utilizzata da 14,4 milioni di persone, assume un ruolo cruciale nella trasmissione delle comunicazioni ufficiali inviate dalla Pubblica Amministrazione. Grazie all’Inad, queste comunicazioni acquisiscono immediatamente valore legale di notifica. Rimborsi fiscali, detrazioni, accertamenti e verbali di sanzioni amministrative possono essere notificati in tempo reale tramite il domicilio digitale registrato.

Vantaggi e prospettive

La trasformazione verso il domicilio digitale offre numerosi vantaggi, tra cui la velocità delle comunicazioni e il risparmio derivante dall’eliminazione delle notifiche cartacee. Inoltre, si riduce il rischio di smarrimento di documenti importanti e si semplifica la gestione delle pratiche amministrative e fiscali dei cittadini. Per la Pubblica Amministrazione, questa rappresenta una rivoluzione e un passo significativo verso la completa digitalizzazione dei propri servizi.