Energia: stop al gas russo
I recenti sviluppi del conflitto russo, con gli orrori scoperti nelle zone liberate prossime alla capitale Kiev, causeranno un quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca. Lo scenario più probabile è che si vada verso l’embargo totale nei confronti del gas russo: quali sarebbero gli effetti per l’Italia e per l’UE?
Dopo il massacro scoperto a Bucha, piccola e tranquilla cittadina dell’Interland di Kiev, in cui sono state scoperte fosse comuni e molti altri orrori, l’Italia e l’Europa sembrano essere allineati verso un nuovo pacchetto di sanzioni da applicare alla Russia. Tra le principali conseguenze vi sarebbe l’embargo al gas russo.
Cerchiamo di fare chiarezza a riguardo, analizzando quali potrebbero essere le conseguenze a livello energetico per l’Italia e per l’Unione Europea.
Guerra in Ucraina: stop al gas russo dopo gli orrori di Bucha
Sembra essere in arrivo il quinto pacchetto di sanzioni da applicare alla Russia, per volontà dell’Unione Europea e con il benestare degli Stati Uniti. In Italia la maggioranza è quanto mai compatta nel chiedere a gran voce di interrompere la fornitura di gas, in favore di vie alternative, tra cui quelle sostenibili.
Letta del PD è quello a prendere la posizione più netta, seguito però anche dal Ministro degli Esteri Di Maio che ha dichiarato: “Non escludiamo che nelle prossime ore ci possa essere un dibattito sul tema dell’import di idrocarburi dalla Russia”.
Stop al gas russo: quali conseguenze per l’Italia?
Ci si chiede quali saranno le conseguenze per l’Italia nel caso di un’applicazione dell’embargo contro la Russia per quanto riguarda la fornitura di gas. Il Ministro Cingolani si è mostrato non eccessivamente preoccupato da un tale scenario:
“I primi mesi non sarebbero critici, perché abbiamo riserve non grandissime ma sufficienti ad affrontare i prossimi mesi, anche con la prossima stagione in arrivo”.
La preoccupazione riguarda in particolare il prossimo inverno 2022-2023, dove solitamente il fabbisogno di gas è nettamente superiore. Una delle vie percorribili è quella di stringere nuovi accordi con altri fornitori, in primis gli USA.