Esenzione IMU 2023 sotto una certa soglia: quando non si deve pagare
L’IMU prevede un importo di esenzione al di sotto del quale non è richiesto il pagamento dell’imposta. Attualmente, l’importo minimo è di 12 euro, ma i comuni possono stabilire una soglia più elevata. Vediamo insieme nel dettaglio.
L’IMU (Imposta Municipale Propria) prevede un importo di esenzione al di sotto del quale non è richiesto il pagamento, nonostante l’immobile sia soggetto all’imposta. Inoltre, è importante comprendere la distinzione tra acconto e saldo, nonché le modalità di pagamento. Facciamo chiarezza in merito.
Esenzione IMU 2023: importo minimo stabilito
Il legislatore ha definito un importo minimo per il pagamento dell’IMU. Attualmente, questa soglia è fissata a 12 euro, ma i comuni hanno il potere di deliberare un importo più elevato. Ogni comune può gestire le aliquote e le agevolazioni, nel rispetto delle disposizioni legislative.
Esenzione dell’acconto IMU 2023
Nel caso in cui l’importo totale dell’IMU (acconto + saldo) sia inferiore alla soglia stabilita, non è necessario pagare l’acconto IMU 2023. Questa regola si applica anche nel caso di comproprietà, considerando la somma dell’IMU dovuta da ciascun proprietario per lo stesso immobile.
Modalità di pagamento
Il pagamento dell’IMU avviene attraverso il Modello F24, obbligatorio per i titolari di partita IVA, che devono utilizzare la versione telematica. I non titolari di partita IVA possono optare per il Modello F24 cartaceo, a condizione che non ci siano crediti da compensare. In alternativa, è possibile versare l’IMU tramite bollettino di conto corrente postale, ma solo se non ci sono crediti da compensare.
Scadenze e dichiarazioni
È importante rispettare le scadenze per il pagamento dell’IMU. L’acconto IMU 2023 deve essere pagato entro il 16 giugno 2023, mentre il saldo deve essere versato entro il 18 dicembre 2023. Inoltre, entro il 30 giugno 2023, è necessario presentare sia la Dichiarazione IMU relativa all’anno corrente che quella relativa all’anno precedente.