Esenzione IMU: cosa succede se si trasferisce la residenza?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
03/08/2023

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto della doppia abitazione principale nello stesso nucleo familiare. Ora è possibile avere due residenze diverse e ottenere l’esenzione IMU per entrambe, ma ci sono rischi legali se il trasferimento risulta fittizio.

Esenzione IMU: cosa succede se si trasferisce la residenza?

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 2022, molte coppie hanno intrapreso la strategia di avere residenze separate in due diverse case per ottenere l’esenzione IMU per l’abitazione principale su entrambe le proprietà.

Tuttavia, questa scelta non è priva di rischi, poiché spesso il trasferimento di residenza risulta essere solo formale, mentre la convivenza continua nella casa diversa da quella in cui, sulla carta, è stata spostata la residenza. Esamineremo le conseguenze e i pericoli di tale pratica.

L’esenzione IMU e le categorie catastali

Esenzione IMU: cosa succede se si trasferisce la residenza?

Per beneficiare dell’esenzione IMU sull’abitazione principale, è essenziale che l’immobile appartenga a categorie catastali non di lusso, escludendo le tipologie A/1, A/8 e A/9. Inoltre, l’abitazione principale è definita come l’immobile in cui il possessore e i membri del suo nucleo familiare hanno la residenza e dimora abituale, come specificato nel comma 741 lett. b della legge bilancio 2020.

Il divieto della doppia abitazione principale

Il comma 741 lett. b stabilisce che all’interno dello stesso nucleo familiare, quando ci sono più immobili in comuni diversi, solo uno di essi può essere considerato abitazione principale ai fini IMU e beneficiare dell’esenzione. Questo vuol dire che, se una coppia possiede due case con residenze diverse, solo una delle due può essere considerata abitazione principale ai fini dell’imposta.

L’intervento della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale ha agito sulla questione del divieto di doppia abitazione principale nel 2022, dichiarando illegittimo questo principio. I giudici hanno stabilito che ai fini IMU bisogna considerare solo il presupposto dell’imposta, ovvero il possesso di immobili, e prendere in considerazione esclusivamente il luogo in cui il possessore ha la sua dimora e residenza.

La corsa al cambio di residenza e i rischi legali

La novità ha innescato una corsa al cambio di residenza al fine di ottenere l’esenzione IMU per entrambe le case. Tuttavia, in molti casi, il trasferimento di residenza è solo una mera formalità, mentre i coniugi continuano a vivere sotto lo stesso tetto.

L’artificio di questa pratica può portare al rischio di commettere il reato di falso in atto pubblico, punibile con la reclusione fino a 2 anni, qualora venisse scoperto dalle autorità competenti.