Ex bonus Renzi 2023: quando, come e perché restituirlo
L’ex Bonus Renzi, noto come trattamento integrativo, offre un aumento annuale fino a 1.200 euro, ma richiede la restituzione se non si soddisfano i requisiti. Durante la dichiarazione dei redditi, è possibile verificare l’idoneità per il bonus e, in caso contrario, effettuare il rimborso durante la procedura di conguaglio.
L’ex Bonus Renzi, noto come trattamento integrativo, offre la possibilità di aumentare il reddito annuo fino a 1.200 euro, distribuiti in 100 euro al mese.
Questo vantaggio è erogato in anticipo dal datore di lavoro e viene inserito direttamente nella busta paga. Vediamo nel dettaglio quali sono le sue caratteristiche e quando occorre restituirlo.
Come funziona il bonus
Il bonus ammonta a 1.200 euro all’anno per coloro che hanno redditi fino a 15.000 euro. Questo incremento è suddiviso su base mensile, fornendo ai beneficiari un piccolo ma costante incremento finanziario.
Calcolo e detrazioni
Secondo le linee guida dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello 730, se si rispettano i requisiti previsti ma il reddito complessivo si colloca tra 15.001 e 28.000 euro, è necessario verificare che la somma di alcune detrazioni superi l’imposta lorda riportata nel rigo 16 del modello 730. In tal caso, il trattamento integrativo sarà riconosciuto fino a un massimo di 1.200 euro, calcolato come differenza tra le detrazioni e l’imposta dovuta.
Restituzione del bonus
La dichiarazione dei redditi è l’occasione per verificare se i requisiti richiesti per ottenere il bonus Irpef sono stati soddisfatti. Nel caso contrario, sarà necessario restituire il bonus.
Questa situazione si applica a varie circostanze, come i contribuenti con un reddito annuo lordo inferiore a 8.174 euro, coloro che hanno ricevuto il bonus calcolando redditi superiori a quelli effettivi, e in caso di errori nella compilazione del modello 730.
Percezione indebita: come rimediare
Per risolvere tali situazioni, i lavoratori devono restituire il bonus durante la dichiarazione dei redditi, dove viene effettuato un conguaglio che include anche il bonus Irpef.
Chi prevede di dover restituire il bonus può richiedere al datore di lavoro di non erogare il trattamento integrativo in busta paga, al fine di evitare questa situazione.
In caso di dubbi, è consigliabile rivolgersi a esperti del settore, come Caf e patronato, per ottenere ulteriori informazioni e supporto.