Ferrero: obiettivo packaging sostenibile entro il 2025
Il tema della sostenibilità è oggi più che mai attuale. Molte aziende stanno cercando di allinearsi, anche se risulta molto complesso liberarsi della plastica. Vediamo come il colosso dolciario si sta adoperando per eliminare la plastica dal packaging.
Prosegue la strategia green della Ferrero, che punta entro il 2030 a dimezzare tutte le emissioni dalle proprie attività.
Al 2020 – si legge nel 12esimo Rapporto di Sostenibilità – ha raggiunto l’obiettivo di approvvigionarsi di fave di cacao 100% sostenibili, certificate attraverso standard gestiti in modo indipendente, e di zucchero di canna 100% certificato da Bonsucro e Altromercato.
Uno degli aspetti a cui l’azienda sottolinea di aver ha dedicato massima attenzione è stata la tutela di tutti i lavoratori delle filiere agricole.
Ferrero e il sostenibile: i quattro pilastri da rispettare
Sono quattro i pilastri che si è prefissato di raggiungere il colosso italiano:
- protezione dell’ambiente;
- approvvigionamento sostenibile degli ingredienti;
- promozione di un consumo responsabile;
- valorizzazione delle persone.
L’obiettivo più ambizioso è la riduzione della carbon footsprint dell’intero gruppo entro il 2030: nello specifico il gruppo vuole dimezzare le emissioni di anidride carbonica entro il 2030.
Utilizzando il 2018 come anno base, per ogni tonnellata di prodotto si vuole ridurre del 43% l’emissione di CO2: obiettivo pretenzioso, ma sicuramente alla portata.
Ferrero: packaging sostenibile e utilizzo di energia rinnovabile
Utilizzare energia totalmente proveniente da fonti rinnovabili è un altro caposaldo della linea di Ferrero: nell’anno fiscale 2019/20 il Gruppo si è approvvigionato di energia elettrica 100% certificata rinnovabile, e il 71,5% di quella acquistata a livello mondiale proviene da fonti rinnovabili.
Inoltre, entro il 2025 tutti gli imballaggi saranno 100% riutilizzabili, riciclabili o compostabili (82,9% nel 2020).
Queste le parole a riguardo di Lapo Civiletti, CEO del gruppo:
“La nostra azienda non guarda solo alla produttività. Da sempre, una delle nostre priorità è la tutela di tutti i lavoratori delle filiere agricole. Continuiamo a utilizzare esclusivamente olio di palma 100% certificato Rspo e stiamo completando il processo di transizione per permettere anche alle aziende di recente acquisizione di essere in linea con i nostri standard di approvvigionamento responsabile”.