Flat tax per contratti commerciali: quali sono le novità

Matteo Bertocci
  • Laureando presso l'Università di Perugia
05/10/2023

Si prospetta l’implementazione di una flat tax per affitti commerciali, con aliquote del 21% e 15% per proprietari in piccoli centri. Tuttavia, la sua attuazione è legata alle risorse disponibili e potrebbe applicarsi solo ai nuovi contratti.

Flat tax per contratti commerciali: quali sono le novità

Nel contesto dei decreti attuativi della delega fiscale, si prospetta l’estensione della cedolare secca anche per uffici e negozi, con una tassa piatta che potrebbe rivoluzionare il sistema fiscale italiano. Questa misura promette una flat tax al 21% per i proprietari di negozi e uffici che li affittano ad artigiani, commercianti e professionisti. Ma la vera sorpresa è che l’aliquota potrebbe scendere addirittura al 15% se la proprietà in locazione si trova in un piccolo centro abitato con meno di 5.000 abitanti.

Questa norma potrebbe entrare in vigore nei prossimi decreti attuativi, ma il problema principale rimane la copertura finanziaria. Tuttavia, non è da escludere che già nella prossima manovra possa trovare spazio, se si riescono a reperire le risorse necessarie.

Flat tax per contratti commerciali: come funziona

Ma quali sono le condizioni per beneficiare di questa flat tax? Inizialmente, sembra che saranno ammessi solo i proprietari persone fisiche, favorendo così i piccoli proprietari. Attualmente, questi ultimi pagano un’aliquota marginale del 43% sulle locazioni che ricevono, ma con questa nuova misura potrebbero godere di un notevole vantaggio.

Un importante dettaglio da considerare è che questa flat tax potrebbe essere applicata solo ai nuovi contratti e non a quelli già esistenti, al fine di evitare elusioni. Inoltre, sarà vietato rinnovare un contratto disdetto solo per beneficiare della nuova aliquota agevolata.

Flat tax commerciale: quali sono state le difficoltà

Ma perché è stato necessario tanto tempo per introdurre questa flat tax commerciale? A differenza delle locazioni residenziali, dove spesso si evita la registrazione dei contratti, nelle locazioni commerciali è nell’interesse di entrambe le parti registrare il contratto, in quanto le spese possono essere dedotte dai compensi dichiarati.

A quando la cedolare secca

La cedolare secca si è dimostrata efficace nel contrastare gli affitti in nero nel settore residenziale, ma non ha avuto lo stesso impatto nei contratti commerciali. Nel 2019, quando è stata introdotta la flat tax per le locazioni commerciali, si è registrato un gettito minore di 320 milioni di euro.

Quando vedremo l’attuazione di questa misura? Sarà necessario attendere ancora qualche settimana per capire se verrà inclusa nella Legge di Bilancio. Le risorse sono limitate e devono essere allocate alle misure più urgenti, come il taglio del cuneo fiscale e il riordino degli scaglioni Irpef.

Quindi, non è certo che la flat tax per gli affitti commerciali entrerà in vigore già il 1° gennaio 2024, ma potrebbe rappresentare un passo importante verso una riforma fiscale più equa ed efficiente per il settore.