Fondo per l’editoria 2023 al via: cos’è e come funziona
Il DPCM sul Fondo per l’Editoria, con un budget di 140 milioni di euro per il 2023, conferma le misure del 2022 e introduce nuovi incentivi, tra cui bonus per l’assunzione di giovani giornalisti e sostegno alle edicole. Le risorse mirano anche a promuovere la stabilità occupazionale e l’innovazione tecnologica nel settore editoriale, ma richiedono l’approvazione della Commissione Europea.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che disciplina la distribuzione delle risorse provenienti dal Fondo straordinario per il supporto all’editoria è stato ufficialmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Queste risorse, pari a 140 milioni di euro per il 2023, sono destinate a sostenere il settore editoriale italiano attraverso una serie di iniziative. In questo articolo, esamineremo le principali disposizioni del decreto e le implicazioni per le imprese e i lavoratori dell’editoria.
Fondo per l’editoria: continuità delle misure del 2022
Il DPCM conferma e amplia le misure già introdotte nel 2022 a favore delle imprese editoriali. Tra queste, il bonus per l’assunzione di giovani giornalisti e il contributo per le edicole rimangono invariati.
Queste iniziative mirano a promuovere l’occupazione giovanile e a sostenere la distribuzione di giornali e periodici. Inoltre, nuove opportunità sono previste per le imprese editoriali per affrontare sfide emergenti.
Bonus per l’Assunzione e la stabilità occupazionale
Il DPCM incentiva l’assunzione di giovani giornalisti con competenze digitali e la trasformazione dei contratti giornalistici precari in contratti a tempo indeterminato.
Le imprese che assumono giovani sotto i 35 anni nel 2023, con competenze digitali, possono beneficiare di un contributo fisso di 10.000 euro per ciascun contratto a tempo indeterminato. Inoltre, per promuovere la stabilità occupazionale, è previsto un contributo di 14.000 euro per la trasformazione dei contratti precari.
Sostegno alle edicole
Le edicole riceveranno un supporto attraverso un contributo una tantum di 2.000 euro nel 2023, con un importo di 3.000 euro per quelle situate nelle zone interne. Queste misure mirano a sostenere iniziative come la consegna a domicilio, l’apertura durante la domenica e investimenti in digitalizzazione, contribuendo a preservare questo importante canale di distribuzione dei giornali.
Contributo per le imprese editrici
Le imprese editrici di quotidiani e periodici con almeno 3 giornalisti dipendenti riceveranno un contributo straordinario basato sulle copie cartacee vendute nel 2022. Questo incentivo mira a sostenere la produzione e la distribuzione dei media stampati, promuovendo così la diversità nell’editoria.
Investimenti in tecnologie innovative
Il DPCM prevede contributi a fondo perduto per le imprese editoriali e agenzie di stampa per sostenere investimenti in tecnologie innovative e la transizione digitale. Questo è un passo significativo verso l’adattamento alle sfide del mondo digitale, e coprirà fino al 70% delle spese sostenute.
Tutte queste misure sono soggette all’approvazione della Commissione Europea e saranno dettagliate ulteriormente attraverso un provvedimento del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria. Resta da vedere come queste iniziative influenzeranno il panorama editoriale italiano e come contribuiranno a preservare la vitalità del settore nell’era digitale.