Fringe benefit fino a 3.000 euro: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
03/08/2023

La circolare n°23 dell’Agenzia delle Entrate ha fornito utili chiarimenti sulle novità introdotte dal Decreto Lavoro riguardanti le agevolazioni fiscali e contributive per i lavoratori dipendenti con figli a carico. I benefici riguardanti i fringe benefit e le esenzioni sul reddito forniranno ai dipendenti una maggiore flessibilità economica e un sostegno finanziario aggiuntivo per affrontare le spese quotidiane.

Fringe benefit fino a 3.000 euro: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

La circolare n°23/2023 dell’Agenzia delle Entrate ha messo in luce le novità introdotte dal Decreto Legge 51/2023, noto come decreto Lavoro, in merito ai benefit aggiuntivi riconosciuti ai lavoratori dipendenti.

Uno degli aspetti salienti riguarda la possibilità per i dipendenti con figli a carico di usufruire di una soglia di esenzione fiscale e contributiva più alta rispetto alle disposizioni precedenti. Questa soglia supera notevolmente quella tradizionale di 258,23 euro, raggiungendo un massimo di 3.000 euro.

Esenzione per il pagamento di utenze domestiche

Fringe benefit fino a 3.000 euro: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Il decreto Lavoro riconosce come “bonus” esenti da formazione di reddito le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche, tra cui l’energia elettrica, l’acqua e il gas. Questa misura mira a fornire un ulteriore vantaggio ai dipendenti, contribuendo a migliorare la loro situazione economica.

Agevolazioni per i genitori con figli a carico

L’articolo 40 del Decreto Legge Lavoro introduce una significativa novità per i genitori con figli a carico. Nel periodo d’imposta 2023, fino a un limite di 3.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli non concorre a formare il reddito.

Ciò si applica anche ai figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che soddisfano le condizioni stabilite dal testo unico delle imposte sui redditi.

La soglia di 3.000 euro si applica interamente a ogni genitore, anche in presenza di un solo figlio, a patto che il figlio sia fiscalmente a carico di entrambi.

Limiti di reddito per l’esenzione

La circolare n°23 fornisce ulteriori chiarimenti riguardo ai limiti di reddito per poter usufruire dell’esenzione. I figli devono avere un reddito non superiore a 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili) per essere considerati a carico. Questo limite sale a 4.000 euro per i figli di età fino a 24 anni. Tali condizioni di reddito devono essere verificate al 31 dicembre dell’anno in corso.

Dichiarazione al datore di lavoro

Per accedere al beneficio, il lavoratore deve comunicare al datore di lavoro il suo diritto di usufruirne, indicando il codice fiscale dell’unico figlio o dei figli fiscalmente a carico. Non essendo prevista una forma specifica per questa dichiarazione, le modalità possono essere concordate tra le parti interessate per facilitarne l’applicazione.