Gas: in Italia consumi in picchiata

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
11/02/2023

Complice un inverno che ha tardato ad arrivare ma anche a causa dell’eccessivo aumento di prezzo del gas, gli italiani hanno avuto una propensione al risparmio del gas molto elevata. Vediamo i dettagli della vicenda insieme nel seguente articolo.

Gas

Il 2022 ha lasciato in dote agli italiani gli elevatissimi costi delle commodities e l’aumento generale dei prezzi a causa dell’inflazione. Questo ha avuto come conseguenza un abbassamento dei consumi del gas, che ha comportato un risparmio relativo importante. Ma quanto effettivamente risparmiato gli italiani?

Gas: 2022 anno del risparmio

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Il periodo più temuto dalle famiglie e dalle imprese italiane sembra essere passato indenne. L’autunno/inverno 2022 erano infatti temuti per i prezzi alle stelle del gas e dell’energia. La risposta è stata quella di un abbassamento dei consumi che sono stati dovuti sia alla paura di spese eccessive, ma anche a causa del freddo che ha tardato ad arrivare.

Gas: quanto si è risparmiato nel 2022?

Vediamo cosa dicono i dati relativi ai consumi del gas per il 2022. I dati del Ministero dell’Ambiente evidenziano che rispetto al 2021 i consumi si sono ridotti in maniera decisamente drastica. Il risparmio è stato del 10%, più precisamente del 9,8% rispetto al 2021, cifre che hanno permesso agli italiani di ridurre i consumi, ma anche di poter destinare le cifre accantonate per altri scopi.

Cosa dicono i dati?

Dal bilancio energetico emerge che i consumi lordi netti sono diminuiti del 9,8% rispetto al 2021, con picchi di risparmio a novembre quando sono stati tagliati addirittura del 30% rispetto allo scorso anno.

Gas: Italia triplica le esportazioni

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Il calo dei consumi ha giovato all’Italia anche nelle esportazioni di gas, che si sono triplicate nel 2022. Nell’anno passato sono passati 1,5 miliardi di standard metri cubi a 4,6. Rimane invariata invece la produzione nazionale di metano, ferma a 3,3 miliardi. Stabili anche le importazioni (72 miliardi), nonostante il taglio delle esportazioni deciso dalla Russia nel corso dei mesi seguenti alle sanzioni subite.