Imprese al femminile 2022: requisiti e per quali spese

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
13/02/2022

A sostegno dell’imprenditoria femminile il governo ha ideato una serie di contributi, per favorire lo sviluppo e il proliferare di attività targate al femminile. Il decreto pubblicato in GU spiega come funzionano gli aiuti per le imprese al femminile, comprese le start up: scopriamo i dettagli insieme.

Imprese, Donne

Il supporto alle imprese al femminile viene direttamente dal governo, con il decreto pubblicato in GU predisposto e firmato dal MISE. Gli aiuti sono stati erogati sotto forma di contributi a fondo perduto, con allegato un fondo ad hoc da circa 400 milioni di euro. L’obiettivo è quello di favorire l’ingresso delle donne nel tessuto imprenditoriale italiano.

Il governo considera di assistere ben 2400 imprese al femminile ogni anno in Italia: approfondiamo la questione insieme.

Sostegni imprese al femminile: i requisiti

Imprese, Donne

Vediamo quali sono i requisiti per accedere al pacchetto di sostegni a fondo perduto per le imprese al femminile. L’obiettivo come detto è quello di aumentare il numero di donne impegnate in attività imprenditoriali, per favorirne l’integrazione economica e la parità di condizioni economiche.

Vi sono dei settori particolari che saranno interessati dai contributi ossia:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo.

Per fare domanda bisogna rientrare nelle seguenti categorie:

  • imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Sostegni imprese al femminile: quali sono le spese ammissibili?

pagamenti tasse

Le spese che rientrano tra gli aiuti a fondo perduto per le imprese al femminile sono le seguenti:

  • immobilizzazioni materiali e immateriali;
  • servizi cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente ed esigenze di capitale circolante.

Il decreto che regola e disciplina le funzioni dei contributi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° Febbraio 2022, prevedendo come massimale per ogni impresa ben 5 mila euro.