Imprese al femminile 2022: requisiti e per quali spese
A sostegno dell’imprenditoria femminile il governo ha ideato una serie di contributi, per favorire lo sviluppo e il proliferare di attività targate al femminile. Il decreto pubblicato in GU spiega come funzionano gli aiuti per le imprese al femminile, comprese le start up: scopriamo i dettagli insieme.
Il supporto alle imprese al femminile viene direttamente dal governo, con il decreto pubblicato in GU predisposto e firmato dal MISE. Gli aiuti sono stati erogati sotto forma di contributi a fondo perduto, con allegato un fondo ad hoc da circa 400 milioni di euro. L’obiettivo è quello di favorire l’ingresso delle donne nel tessuto imprenditoriale italiano.
Il governo considera di assistere ben 2400 imprese al femminile ogni anno in Italia: approfondiamo la questione insieme.
Sostegni imprese al femminile: i requisiti
Vediamo quali sono i requisiti per accedere al pacchetto di sostegni a fondo perduto per le imprese al femminile. L’obiettivo come detto è quello di aumentare il numero di donne impegnate in attività imprenditoriali, per favorirne l’integrazione economica e la parità di condizioni economiche.
Vi sono dei settori particolari che saranno interessati dai contributi ossia:
- produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
- commercio e turismo.
Per fare domanda bisogna rientrare nelle seguenti categorie:
- imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Sostegni imprese al femminile: quali sono le spese ammissibili?
Le spese che rientrano tra gli aiuti a fondo perduto per le imprese al femminile sono le seguenti:
- immobilizzazioni materiali e immateriali;
- servizi cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
- personale dipendente ed esigenze di capitale circolante.
Il decreto che regola e disciplina le funzioni dei contributi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° Febbraio 2022, prevedendo come massimale per ogni impresa ben 5 mila euro.