IMU 2022: sconti e agevolazioni per case in affitto
È previsto uno sconto sull’IMU per i proprietari di case in affitto, qualora esistano le condizioni previste. Vediamo insieme quali sono i requisiti richiesti per usufruire dell’agevolazione.
Per i proprietari di case in affitto è previsto uno sconto sull’Imposta Municipale Propria (IMU), la tassa riservata ai proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale o di immobili di lusso.
Anche nel caso in cui l’abitazione in questione sia in affitto, il proprietario dell’immobile è tenuto a corrispondere l’IMU al fisco; tuttavia, si può beneficiare di una riduzione dell’importo della tassa, qualora sussistano delle specifiche condizioni, vediamo insieme quali.
IMU case in affitto: quando si può beneficiare dello sconto
Innanzitutto, è bene specificare che il pagamento dell’IMU per case in affitto spetta sempre al padrone di casa e non all’inquilino. Infatti, secondo la normativa, la tassa in questione deve essere corrisposta da:
- i proprietari di casa,
- i titolari di diritti reali incluso l’usufrutto,
- gli assegnatari del bene con provvedimento del giudice,
- i locatari per immobili in locazione finanziaria
- i concessionari per aree demaniali.
L’importo dell’IMU dipende dalla rendita catastale dell’immobile. Tuttavia, nel caso in cui l’abitazione sia in affitto è possibile beneficiare di uno sconto purché il contratto preveda un canone concordato. Nello specifico, lo sconto ammonta al 25% del valore dell’imposta.
Inoltre, è possibile che il proprio Comune preveda ulteriori agevolazioni, che possono essere introdotte tramite l’emanazione di delibere che vengono aggiornate annualmente, e che pertanto è necessario controllare ogni anno.
Come si calcola l’IMU
L’IMU sulle case in affitto prevede una rivalutazione al 5% della rendita catastale dell’immobile e il risultato deve poi essere moltiplicato per il coefficiente 160. Lo sconto del 25% che è concesso ai locatari, che hanno sottoscritto un contratto con canone concordato, deve essere calcolato prima di applicare la formula.
La tassa può essere pagata in due rate: una a titolo di acconto entro il 16 giugno e l’altra che corrisponde al saldo entro il 16 dicembre. Alternativamente, è possibile pagare l’intero importo entro il 16 giugno.