IMU 2023: come pagare l’imposta dall’estero

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
03/05/2023

Nel caso in cui si risieda all’estero o per qualsiasi altro motivo ci si trovi fuori dall’Italia, è possibile procedere con il pagamento dell’IMU in due modalità. Vediamo insieme come.

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L’IMU è un’imposta comunale che colpisce il possesso di case, terreni e altri beni immobili. Le due date importanti da ricordare per i proprietari di immobili che devono pagare l’IMU 2023 sono il 16 giugno e il 18 dicembre.

Vediamo insieme come funziona il pagamento dell’imposta e come procedere nel caso in cui si viva all’estero.

Pagamento IMU 2023: come funziona

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Il pagamento dell’IMU avviene in due tranche, una in acconto entro il 16 giugno e una in saldo entro il 16 dicembre. Tuttavia, se queste date cadono di sabato o domenica, il pagamento viene posticipato al primo giorno lavorativo successivo. Pertanto, il termine per il pagamento del saldo dell’IMU 2023 è il 18 dicembre poiché il 16 dicembre è un sabato.

Inoltre, l’IMU deve essere pagata anche dai proprietari di immobili non residenti in Italia. Il Modello F24 è il metodo di pagamento ordinario, ma solo i non titolari di partita IVA e senza crediti da compensare possono utilizzare il bollettino di c/c postale.

Come pagare dall’estero

Per chi vive all’estero o per qualsiasi alto motivo non si trova in Italia, il pagamento dell’IMU 2023 può avvenire tramite F24 telematico in base alle regole previste per questa modalità di pagamento.

Nel caso in cui non sia possibile procedere con questa modalità, è possibile precedere con bonifico ordinario al comune in cui si trovano gli immobili oggetto dell’imposta.

Come compilare il bonifico

Per il pagamento del bonifico è necessario conoscere le coordinate bancarie del conto corrente del comune destinatario del bonifico stesso, che possono essere recuperate mettendosi in contatto con l’ufficio tributi del comune.

Nella causale, vanno inseriti i seguenti dati:

  • codice catastale del comune di ubicazione degli immobili (questo lo si può evincere dalla visura catastale)
  • il numero di immobili oggetto dell’imposta
  • l’anno di riferimento (ad esempio 2023)
  • dicitura “acconto IMU” o “saldo IMU” a seconda di ciò che si sta versando
  • dicitura “Ravvedimento”, se si sta ravvedendo l’omesso o insufficiente versamento dopo la scadenza ordinaria
  • codice tributo del versamento.

I codici tributo

I codici tributo per pagare l’IMU 2023 sono i seguenti:

  • 3912 – Abitazione principale e relative pertinenze
  • 3914 – Terreni
  • 3916 – Aree fabbricabili
  • 3918 – Altri fabbricati
  • 3925 – Immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – QUOTA STATO
  • 3930 – Immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – QUOTA COMUNE.

In ciascun caso, una volta eseguito il bonifico, è bene far recapitare ricevuta di versamento al comune (anche tramite PEC).