IMU 2023: importi, scadenze e pagamento
Come ogni anno, i cittadini in possesso di immobili, aree fabbricabili e terreni, escluse le abitazioni principali non di lusso, sono tenuti al pagamento dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica. Vediamo insieme come pagare e quai sono le scadenze da rispettare.
L’IMU, Imposta Municipale Unica, è il tributo da pagare ogni anno a livello comunale sul possesso di terreni, aree fabbricabili e beni immobiliari diversi dalla prima abitazione. Vediamo insieme come calcolare l’importo dovuto, quali sono le scadenze per il 2023 e i casi in cui si è esonerati dal pagamento.
IMU 2023: quando e come pagare
L’imposta municipale unica (IMU) è l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.
IMU 2023: quanto pagare
L’importo da pagare si calcola conoscendo il valore fiscale dell’immobile, ossia la rendita catastale indicata nella visura catastale, l’aliquota comunale e il coefficiente IMU seconda casa, che è pari a 160. Il valore dell’imposta da pagare si calcola nel seguente modo:
- aggiungere alla rendita catastale il 5%;
- moltiplicare il valore ottenuto per il coefficiente IMU seconda casa, ossia 160;
- moltiplicare il risultato per l’aliquota comunale.
IMU 2023: come pagare
Per quando riguarda le modalità di pagamento dell’IMU, questo deve essere effettuato tramite modello F24, riportando all’interno della sezione “IMU e altri tributi locali” la cifra da pagare, da effettuare:
- in banca;
- negli uffici postali;
- online attraverso servizi di remote banking;
- presso agenti della riscossione dotati di terminali elettronici idonei.
IMU 2023: le scadenze
Confermate anche per quest’anno le due tranche dei pagamenti con scadenza 16 giugno e 16 dicembre 2023, ma con la possibilità di versare interamente il dovuto entro il 16 giugno.
IMU 2023: gli esoneri
Di seguito, infine, la lista aggiornata al 1° gennaio 2023 dei fabbricati soggetti ad esenzione IMU:
- adibiti ad abitazione principale, purché appartenenti a categoria catastale non di lusso (quindi diversi da A/1, A/8 e A/9). Esenti anche le loro pertinenze, nel limite massimo di tre, ciascuna appartenente a categoria catastale C/2, C/6 e C/7;
- posseduti dallo Stato, dai Comuni, nonché quelli posseduti, nel proprio territorio, dalle regioni, dalle province, dalle comunità montane, dai consorzi fra detti enti, dagli enti del Servizio Sanitario Nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali;
- classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9;
- con destinazione ad usi culturali;
- destinati esclusivamente all’esercizio del culto;
- di proprietà della Santa Sede;
- appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali per i quali è prevista l’esenzione dall’imposta locale sul reddito dei fabbricati in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia;
- posseduti e utilizzati da enti pubblici e privati diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale, nonché gli organismi di investimento collettivo del risparmio, e destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali delle attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, attività di religione o di culto;
- occupati abusivamente da terzi soggetti.