IMU e TARI 2022: come avere lo sconto del 20%?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
07/08/2022

Il Decreto Rilancio ha introdotto uno sconto del 20% su Imu e Tari che viene riconosciuto in alcuni comuni. Vediamo insieme quando si può usufruire dell’agevolazione in questione.

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Lo sconto su Imu e Tari del 20% è stato introdotto dal Decreto Rilancio e per poter beneficiare di questa agevolazione è necessario rispettare due condizioni specifiche: ogni Comune deve aver approvato la relativa delibera e il pagamento deve avvenire tramite domiciliazione bancaria con addebito diretto sul conto corrente.

Vediamo insieme di cosa si tratta

Imu e Tari 2022: come funziona lo sconto del 20%

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È possibile beneficiare di uno sconto del 20% su Imu e Tari per il 2022. Introdotto dal Decreto Rilancio, lo sconto può essere utilizzato in presenza di due condizioni.

Innanzitutto, come previsto dall’articolo 118-ter, intitolato “Riduzione di aliquote e tariffe degli enti territoriali in caso di pagamento mediante domiciliazione bancaria”, i Comuni possono decidere autonomamente se applicare una riduzione fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle proprie entrate tributarie e patrimoniali tramite specifica delibera. Inoltre, per poterne usufruire, è necessario procedere con il pagamento tramite addebito diretto del pagamento su conto corrente bancario o postale.

Sul sito istituzionale di ciascun Comune sono presenti regole ed eventuali procedure da conoscere e da seguire ai fini dell’eventuale fruizione dello sconto in questione.

Tari e Imu: cosa sona e chi deve pagarle

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L’IMU è l’Imposta Municipale Propria istituita dal governo Monti tramite la manovra Salva-Italia del 2011 e si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari. Il versamento della imposta IMU è dovuto da coloro che sono in possesso degli immobili indicati nell’articolo 2 del Dlgs 504 del 1992, ovvero:

  • fabbricati;
  • aree fabbricabili;
  • terreni agricoli.

La Tari è la tassa comunale sui rifiuti introdotta per coprire i costi di gestione per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. L’imposta è di competenza del Comune, il quale ha l’onere di gestire le attività in merito ed emanare il proprio regolamento tramite cui stabilisce le tariffe.