IMU, si avvicina la scadenza: obbligo di presentazione e sanzioni
Il 28 settembre 2023 è una data da tenere d’occhio per tutti i contribuenti italiani che hanno obblighi relativi alla dichiarazione IMU. È l’ultima occasione per regolarizzare la propria situazione prima che scattino sanzioni più severe. È fondamentale comprendere se si è soggetti all’obbligo dichiarativo e agire di conseguenza per evitare problemi fiscali futuri.
Il 28 settembre 2023 si avvicina rapidamente, e per molti contribuenti italiani rappresenta una data critica in cui è necessario agire. Coloro che hanno omesso di presentare la dichiarazione IMU entro il 30 giugno devono fare attenzione, poiché questa è l’ultima opportunità per rimediare prima che scattino pesanti sanzioni.
In questo articolo, esamineremo dettagliatamente le implicazioni di questa scadenza e le modalità per regolarizzare la propria situazione fiscale.
Scadenza IMU e opportunità di regolarizzazione
Il 28 settembre 2023 è una data cruciale per chiunque avesse l’obbligo di presentare la dichiarazione IMU entro il 30 giugno precedente e non lo abbia fatto. Tuttavia, è importante sottolineare che entro questa data è ancora possibile correggere questa omissione senza subire gravi conseguenze.
Doppia scadenza straordinaria
Quest’anno, gli obblighi legati alla dichiarazione IMU hanno presentato una situazione straordinaria. La scadenza del 30 giugno 2023 richiedeva la presentazione della Dichiarazione IMU 2023 (anno d’imposta 2022) e/o della Dichiarazione IMU 2022 (anno d’imposta 2021).
Tuttavia, a differenza di molti altri adempimenti fiscali, l’obbligo di presentare la dichiarazione IMU non è generale, ma legato a variazioni specifiche e particolari circostanze che vedremo nei paragrafi successivi.
Casi di obbligo dichiarativo
Per comprendere meglio quando è necessario presentare la dichiarazione IMU, dobbiamo analizzare situazioni specifiche. Ci sono diverse circostanze in cui è richiesto il deposito della dichiarazione, come quando un immobile è stato soggetto a locazione finanziaria o è stato concesso in uso tramite un atto di concessione amministrativa su terre demaniali.
Allo stesso modo, l’atto che ha riguardato l’immobile dovrebbe essere una variazione significativa come l’edificazione di un’area precedentemente non edificabile. Questi casi richiedono l’intervento del contribuente, anche se il comune ha accesso ai dati catastali.
Obbligo di presentazione e sanzioni
Per coloro che si trovano nell’obbligo di presentare la dichiarazione IMU, è essenziale farlo entro il 28 settembre. In caso di ritardo, è prevista una sanzione di 5 euro, che rappresenta l’1/10 di 50 euro, a meno che non sia già stata versata l’IMU in precedenza.
Tuttavia, se si superano anche i 90 giorni dalla scadenza senza presentare la dichiarazione, si configura una violazione di omessa dichiarazione, con conseguenze più gravi e l’impossibilità di avvalersi del ravvedimento operoso, a meno che il regolamento comunale non stabilisca disposizioni diverse.