Indennità di accompagnamento: di quanto aumenta nel 2023
L’indennità di accompagnamento rientra tra le prestazione sociali che nel 2023 subiranno un aumento. Tuttavia, a differenza delle pensioni, sono soggette a regole diverse, pertanto anche l’aumento non è il medesimo. Vediamo insieme come cambia l’importo dal prossimo anno.
L’aumento dell’inflazione ha determinato la rivalutazione non solo delle pensioni, ma anche di altre prestazioni sociali e dell’indennità di accompagnamento.
Gli assegni pensionistici saranno rivalutati a un tasso pari al 7,3%, mentre le prestazioni assistenziali saranno soggette a un diverso meccanismo. Vediamo insieme quale.
Indennità di accompagnamento 2023 in aumento
Anche l’indennità di accompagnamento rientra tra le prestazioni sociali che saranno aggiornate nel 2023, ma non seguirà il medesimo meccanismo adottato per le pensioni. Infatti, l’importo aumenterà da 525,17 a 527,16 euro al mese.
Si tratta di un piccolo ritocco, in quanto a differenza dell’assegno sociale, anch’esso erogato come prestazione assistenziale, l’indennità di accompagnamento non è legata ai redditi, bensì a minorazioni fisiche. Per questo motivo, l’adeguamento economico segue regole diverse e l’aumento è minimo.
Indennità di accompagnamento: come funziona
L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica rivolta ai soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.
L’indennità viene corrisposta per 12 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel verbale di riconoscimento dell’invalidità civile. In caso di ricovero a totale carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni, il pagamento viene sospeso.
L’indennità di accompagnamento è incompatibile con analoghe prestazioni concesse per invalidità contratte per causa di guerra, di lavoro o di servizio. È compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa, dipendente o autonoma, e con la titolarità di una patente speciale, ma anche con l’indennità di comunicazione e l’indennità di accompagnamento per cieco assoluto purché siano state concesse per distinte minorazioni, ognuna relativa a differenti status di invalidità.