Indennità di accompagnamento: spetta a chi ha il diabete?
L’indennità di accompagnamento viene spesso vista come una di quelle misure assistenziali che spettano agli anziani in casi di malattie gravi. Ma non sempre è così: vi sono altre patologie che fanno scattare la necessità dell’indennità, e tra queste vi è il diabete. Vediamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo nel presente articolo.
Moltissime persone soffrono di diabete, una patologia molto grave che complica la vita di chi ne è affetto. E’ una patologia cronica, che può però portare a delle conseguenze molto gravi e nasso per l’organismo: proprio per questo motivo l’Inps ha deciso di tutelare coloro che ne sono affetti, andando a concedere prestazioni o esenzioni per l’assistenza dei soggetti diabetici.
Ma ci si chiede se con il diabete si può avere l’indennità di accompagnamento: è così?
Indennità di accompagnamento: spetta ai diabetici?
Vediamo in primis se l’indennità di accompagnamento spetta anche a coloro che soffrono di diabete mellito. I requisiti per avere ‘indennità di accompagnamento sono i seguenti:
- Essere affetto da una patologia.
- Trovarsi in una condizione di invalidità totale rilevante per la pensione di inabilità civile.
Oltre a questi, il paziente deve avere le seguenti caratteristiche:
- Impossibilità di deambulare in autonomia.
- Incapacità di svolgere le azioni quotidiane senza un accompagnatore.
Il diabete non è quindi una garanzia di accesso all’indennità di accompagnamento, perché devono sussistere anche gli altri requisiti.
Diabetici: quali agevolazioni spettano?
Vediamo invece quali sono le agevolazioni che spettano a coloro che soffrono di diabete. Con l’approvazione da parte della commissione medica e la presenza dei requisiti specifici, i soggetti diabetici possono accedere a:
- Pensione anticipata per i lavoratori precoci invalidi oltre il 74%.
- Ape sociale a 63 anni per gli invalidi oltre il 74%.
- Assegno ordinario di invalidità.
- Pensione anticipata, se l’invalidità è almeno dell’80%.
- Maggiorazione contributiva per le invalidità superiori al 75%.
- Pensione per inabilità al lavoro proficuo o alle mansioni.
- Pensione per inabilità permanente e assoluta.