INPS, quota 103 e reddito da lavoro: impossibile il cumulo
Per chi decide di andare in pensione con Quota 103, non sarà possibile cumulare la pensione con redditi da lavoro. Secondo quanto previsto dalle indicazioni trasmesse dall’INPS, chi sceglierà la pensione anticipata avrà l’obbligo di non accumulare contemporaneamente anche redditi da lavoro: vediamo insieme quello che è stato comunicato dall’ente previdenziale.
C’è un differenza importante – oltre alle tempistiche – tra chi va in pensione con il metodo “ordinario”, e quindi seguendo i requisiti di età che sono previsti per legge, e chi invece decide di accedere alla pensione in modalità “anticipata”, ad esempio scegliendo la Quota 103, che rimarrà in vigore ancora per il 2023 nel caso in cui si abbiano 41 anni di contributi e 62 anni di età.
Stiamo parlando della possibilità di proseguire l’attività lavorativa come “accessoria” rispetto alla pensione. Stando al D.L. 112/2008, è stata stabilita la “piena cumulabilità” tra redditi da lavoro e redditi da pensione – a prescindere che si sia seguito il metodo contributo o retributivo. Questa regola, però, non è valida per chi ha scelto di andare in pensione con Quota 103.
Quota 103: impossibile il cumulo
Nel caso in cui si sia scelto di andare in pensione in anticipo, ad esempio sfruttando le possibilità offerte prima da Quota 100, poi da Quota 102 e adesso da Quota 103, non sarà possibile cumulare il reddito da pensione con quello da lavoro, neanche nel caso si tratti di un impiego accessorio e nemmeno nel caso in cui venga svolto all’estero.
Per i pensionati con Quota 103, però, bisogna specificare che questo “congelamento” della posizione è solo temporaneo. Stando a quanto previsto dall’INPS, in base alle regole e alle normative che sono state comunicate, il divieto di cumulo tra pensione e lavoro permane nel periodo di tempo tra la richiesta di attivazione di Quota 103 e l’effettivo raggiungimento dell’età anagrafica che darebbe accesso alla pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni.