Invalidità civile: come cambia il processo di riconoscimento nel 2024
La ministra delle Disabilità, Alessandra Locatelli, ha annunciato che dal 2024 il sistema dell’invalidità civile in Italia subirà significativi cambiamenti, tra cui l’adozione dell’Icf per valutare le disabilità in modo più personalizzato e l’abolizione delle visite periodiche per alcune categorie di beneficiari. Vediamo insieme.
La ministra delle Disabilità, Alessandra Locatelli, ha recentemente annunciato un importante cambiamento che rivoluzionerà il sistema dell’invalidità civile a partire dal 2024.
Questo cambiamento prevede l’adozione dell’Icf, una valutazione funzionale della persona, in sostituzione delle attuali tabelle percentuali che definiscono l’entità delle disabilità. Inoltre, è prevista l’eliminazione delle visite periodiche per coloro con malattie cronico-degenerative riconosciute o disabilità gravi.
Invalidità civile: addio alle tabelle percentuali
La ministra Locatelli ha sottolineato che il nuovo sistema, in vigore dal 2024, segna una svolta fondamentale nell’approccio all’invalidità civile.
Le tabelle percentuali e le valutazioni basate sulle capacità residue di lavoro saranno abbandonate a favore dell’Icf, che si concentra sugli aspetti qualitativi che rendono unica ogni persona disabile. Questo significa che la valutazione terrà conto della complessità delle esigenze di ciascun individuo.
Fine delle visite periodiche
Uno dei cambiamenti più accolti riguarda l’abolizione delle visite periodiche per coloro con malattie cronico-degenerative o disabilità gravi.
La ministra ha enfatizzato che non sarà più richiesto ai cittadini di sottoporsi a visite periodiche per mantenere il diritto all’invalidità civile. Questa pratica scomparirà nel prossimo decreto, alleviando il peso degli obblighi burocratici per i beneficiari.
Come funziona oggi
Attualmente, il sistema dell’invalidità civile prevede un assegno mensile con un limite di reddito annuo per i richiedenti. Nel 2022, l’assegno è stato fissato a 291,98 euro, erogato in tredici mensilità e soggetto a rivalutazione annuale in base all’indice dei prezzi al consumo.
Pensione di invalidità
Per coloro con un’inabilità lavorativa totale e permanente al 100%, la commissione medica può concedere una pensione di invalidità o inabilità civile.
Tuttavia, i limiti reddituali per ottenere questa prestazione sono più elevati rispetto all’assegno di invalidità. Nel 2022, il reddito annuo limite è stato stabilito a 1750,42 euro.
Richiesta e revisioni periodiche
La domanda per l’assegno o la pensione di inabilità può essere presentata online tramite il sito dell’INPS o attraverso intermediari autorizzati.
È necessario allegare una certificazione medica della patologia invalidante e altre informazioni rilevanti. Le prestazioni di invalidità civile sono soggette a revisioni periodiche, e l’INPS notifica con anticipo le date delle visite di verifica.
Quando si applicano le sanzioni
Nel caso di mancato invio dei documenti richiesti o di assenza ingiustificata alle visite, l’INPS può sospendere e revocare la prestazione dopo 90 giorni dalla comunicazione di sospensione.
È importante rispettare gli obblighi e fornire la documentazione necessaria per continuare a beneficiare del sostegno dell’invalidità civile.