Iscro: come funziona per le partite IVA?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
09/04/2022

In molti non sono a conoscenza della presenza nell’ordinamento di una speciale tipologia di cassa integrazione, ideata appositamente per le partite IVA. Nel seguente articolo spiegheremo tutti i segreti dell’opzione, in particolare il funzionamento specifico.

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Anche per le partite IVA vi è la possibilità di utilizzare la sacca integrazione: si tratta dell’ISCRO. Ma cos’è esattamente? Come funziona? L’indennità ad hoc, spetta a tutti i lavoratori che sono titolari di partita IVA, in possesso di determinati requisiti, come l’essere iscritti alla gestione separata INPS.

L’INPS si è impegnata a fornire le istruzioni necessarie per utilizzare l’indennità e per presentare la domanda: scopriamo insieme tutti i dettagli della vicenda insieme!

Iscro: cos’è e come funziona?

Lavoro

Iniziamo il nostro percorso analizzando cos’è e come funziona l’Iscro, la cassa integrazione ideata appositamente per i titolari delle partite IVA. L’annuncio originario per il lancio dell’indennità, è stato dato dal Viceministro dell’Economia Antonio Misiani. L’idea principale dell’opzione è quella di agevolare ed assistere le categorie dei titolari di partite IVA, in ogni caso i lavoratori autonomi.

Si tratta di un’opzione ancora purtroppo non attiva, per la quale si è sentita in particolare la necessità nei periodi di pandemia. Questa garantirà un sostegno mensile tra le 250 e le 800 euro, per un periodo massimo di sei mesi.

Iscro: quali sono i requisiti per accedervi?

Lavoro

Vediamo ora quali sono i requisiti di cui i lavoratori autonomi devono essere in possesso per accedere all’Iscro. I requisiti sono stati inclusi nella nuova Legge di Bilancio 2022 e prevedono di effettuare:

  • iscrizione alla Gestione separata dell’Inps;
  • aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti l’anno anteriore la presentazione della domanda;
  • apertura della partita Iva da almeno 4 anni;
  • reddito complessivo dichiarato non superiore a 8.229,76 euro per il 2022.