ISEE 2023: cosa fare per richiedere le giacenze medie?
Per elaborare l’ISEE 2023 è necessario essere i possesso delle giacenze medie relative a due anni fa: per il 2023 infatti sarà necessario richiedere quelle del 2021. Questo a meno che non sia stato richiesto l’ISEE corrente relativo al 2022. Vediamo nel seguente articolo cosa conviene fare per ottenere le giacenze medie.
Per richiedere l’ISEE vi sono degli elementi essenziali da richiedere, tra cui si annovera la giacenza media dei conti correnti bancari e postali. Grazie a questi è possibile analizzare quanti soldi sono detenuti in cassa, essenziali ai fini della valutazione del patrimonio. Si ricorda che nella Dsu vanno inseriti le giacenze media relative al 31 Dicembre 2021 e non quelle del 2022.
Vediamo come richiedere le giacenze medie e cosa fare per ottenerle.
Saldi e giacenze medie: perché vanno richiesti ora?
Vediamo come mai i saldi e le giacenze medie dovranno essere richiesti ora per completare il calcolo dell’ISEE 2023. La documentazione che solitamente viene richiesta alle banche e alle Poste è la seguente:
- conto corrente (codice 01)
- conto deposito e risparmio libero/vincolato (codice 03);
- conto terzi individuale/globale (codice 09).
Ma molti non sanno che è possibile anticipare i tempi e recarsi fin da oggi in banca o posta per chiedere il rilascio della seguente documentazione andando ad evitare così lunghe file che rischiano di farvi perdere solamente tempo. Le giacenze da richiedere sono quelle relative al periodo 1° Gennaio 2021 e 31 Dicembre sempre 2021.
Giacenze medie: si possono scaricare online?
Oltre al recarsi fisicamente presso la filiale del proprio istituto di credito, è possibile ottenere e scaricare la documentazione relativa alle giacenze medie, direttamente dal proprio computer. Basta accedere alla propria area personale: da questa si potrà richiedere il file relativo alle giacenze medie dell’anno in questione, senza il bisogno di recarsi in sede.
Una delle poche banche che fino a poco tempo fa non disponeva di questa possibilità era Unicredit, ma ora tutto è cambiato anche per il più grande istituto di credito italiano.