ISEE: quando occorre pagare presso i Caf

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
07/11/2023

A partire da ottobre 2023, è stato introdotto un costo fino a 25 euro per l’elaborazione delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) per calcolare l’Isee, quando effettuate tramite un Caf, con alcune eccezioni per la prima richiesta e le variazioni nel nucleo familiare. 

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Da ottobre 2023, è stato introdotto un costo per l’elaborazione delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) utilizzate per calcolare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee).

Questa tassa è applicata quando si utilizza un Centro di Assistenza Fiscale (Caf) per gestire l’operazione. Gli utenti devono pagare solo per le DSU successive alla prima, con una spesa massima di 25 euro, secondo quanto stabilito nel Decreto Lavoro.

Novità nell’accesso gratuito ai servizi Caf

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La compilazione delle DSU per ottenere l’Isee rimane gratuita solo per la prima richiesta e quando si apportano modifiche al numero dei membri del nucleo familiare. Le nuove regole iniziano a valere dal 1° ottobre 2023, come previsto dal Decreto Legge n. 48/2023, a seguito delle indicazioni della Consulta Nazionale dei Caf. Le operazioni successive e altre modifiche possono comportare un costo massimo di 25 euro quando ci si rivolge a un Caf.

A cosa serve l’ISEE

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) è uno strumento fondamentale per ottenere agevolazioni e bonus. Questo indicatore valuta la situazione economica di una famiglia considerando il reddito di tutti i membri del nucleo familiare, il loro patrimonio e applicando una scala di equivalenza basata sulla composizione familiare.

DSU successive alla prima

Il pagamento per l’elaborazione delle DSU successive alla prima si applica quando ci sono cambiamenti nella situazione lavorativa, variazioni patrimoniali o modifiche nei trattamenti previdenziali o nelle indennità dei contribuenti. Mantenere aggiornate le informazioni patrimoniali è essenziale per evitare sanzioni.

Perché dal 1° ottobre si paga?

Il governo ha introdotto questi costi a seguito della crescente scarsità di risorse, come indicato nella Legge di Bilancio 2024. La Consulta Nazionale dei Caf ha sottolineato che i finanziamenti previsti dal Decreto Lavoro per il 2023 non sono sufficienti a coprire i crescenti costi relativi alle DSU per l’Isee.

Questo cambiamento mira a razionalizzare le risorse nei Centri di Assistenza Fiscale, con le spese a carico dei cittadini per le DSU successive alla prima, mentre rimangono gratuiti i servizi per l’Isee compilato per la prima volta nell’anno e per le nuove DSU in caso di variazione del numero dei membri della famiglia.